Il combinato Entella/format/ripescaggi ha prodotto un cortocircuito che nemmeno il decreto varato dal Consiglio dei ministri ha risolto. Anzi, c’è ilrischio concreto che il testo governativo finisca per sovrapporre il piano sportivo a quello amministrativo. Le cinque società in ballo potrebbero prendere direzioni diverse. Ternana e Novara hanno già scelto di abbandonare il filone sportivo e rivolgersi al Tar, dove dovrebbero comparire il 23 ottobre. Catania, Pro Vercelli e Siena scioglieranno le riserve entro questa settimana, ma non è escluso che alla fine optino per un ricorso alla Corte d’appello federale, fissato per il 25. Con il rischio di trovarsi di fronte a un dilemma atroce: se dovessero arrivare pronunciamenti di segno opposto, quale prevarrebbe, lo sportivo o l’amministrativo? Senza contare che la Pro Vercelli domani potrebbe avere un responso dal Consiglio di Stato anche sulla questione di quali società eventualmente ripescare, che il Collegio ha dichiarato «improcedibile». Se dovesse rispedire la materia al Coni, chiedendogli di pronunciarsi nel merito, arriveremmo al paradosso di avere una sentenza sulle squadre da ripescare, senza sapere se si possono ripescare. Gabriele Gravina, oggi in qualità di presidente della Lega Pro, dal 22 come numero uno federale, ha perso la pazienza.Ieri la Lega Pro si è costituita nei giudizi al Tar, «per giungereauna decisione nel minor tempo possibile così da limitare i danni per le nostre associate».

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 10 ottobre 2018 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Ternananews Redazione
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