La Ternana di mister De Canio marcia su ritmi migliori rispetto alle precedenti gestioni tecniche, ma per approdare in extremis ai play out (oggi come oggi la salvezza diretta appare pressoché irrealizzabile, sebbene non del tutto impossibile) dovrebbe accelerare ulteriormente (e drasticamente). Impresa difficilissima alla luce del calendario tremendo che attende Defendi e compagni in questo finale di stagione (in casa Pescara, Palermo e Avellino, in trasferta il derby di dopodomani, il testa-coda di Parma di martedì primo maggio e lo scontro diretto di Vercelli di sabato 12 maggio).

Folle rincorsa Il breve e catastrofico interregno “targato” Mariani (3 sconfitte in altrettante gare contro Brescia, V. Entella e Cesena) arriva dopo un tris negativo con Pochesci, maturato a cavallo tra la fine del girone di andata (sconfitta di Avellino) e l’inizio del girone di ritorno (sconfitta di Empoli e pareggio interno contro la Salernitana). In generale il rendimento col tecnico romano (21 punti in 23 gare, media 0,91 a partita) è inferiore a quello col trainer materano (12 punti in 10 gare, media 1,2 a partita). Tuttavia continuando a marciare su questi ritmi i rossoverdi nelle ultime 6 gare stagionali conquisterebbero appena 7 punti, salendo così a quota 41 e retrocedendo direttamente. Presumibilmente per puntare al quart’ultimo posto (che garantirebbe lo spareggio-salvezza, peraltro in posizione di oggettivo svantaggio rispetto alla quint’ultima classificata) servirebbero almeno 11 punti, quelli necessari per arrivare a quota 45. Insomma da adesso in poi le Fere dovrebbero ottenere 3 vittorie e 2 pareggi a fronte di una sola sconfitta.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 20 aprile 2018 alle 09:00 / Fonte: Corriere dell'Umbria
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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