Il Novara vince (a sorpresa) il ricorso presentato al Tribunale Nazionale Federale e ottiene il reinserimento nella graduatoria dei ripescaggi. In questo modo “apre la porta” anche al Catania mettendo nei guai la Ternana, che scivola al quarto posto nella lista delle società ripescabili. Il T.f.n. (sezione disciplinare) accoglie la tesi di Grassani, legale del sodalizio piemontese. Tesi secondo la quale la penalizzazione (2 punti) subita a luglio 2015 (tardivo pagamento ritenute Irpef) non deve impedire il ripescaggio. Perché? Perché all’epoca dei fatti i criteri federali non includevano questa norma (introdotta l’anno seguente) tra le cause di esclusione dal ripescaggio. In sostanza il Novara non sapeva che non pagando sarebbe incappato, 3 anni dopo, nella sanzione accessoria retroattiva dell’estromissione dal ripescaggio. Insomma, un cavillo giuridico. Forse (forse…) legittimo in punta di diritto, ma iniquo su quello etico, in quanto “sdogana” ogni irregolarità contabile e amministrativa. Tra l’altro dell’inaspettato successo in aula del Novara usufruisce anche il Catania, che vede sanata la penalizzazione subita nel 2017/17 (tardivo pagamento di una rata per l’ingaggio di Castro) e viene reinserito tra le “ripescande”. Cancellato con un incredibile colpo di spugna il punto D comma 4 della delibera F.i.g.c. n. 54 (ripescaggio vietato ai club penalizzati dal 2015/16 per mancati pagamenti di stipendi, contributi Inps o ritenute Irpef). Abolita dunque la norma scritta da Fabbricini, commissario straordinario della F.i.g.c., appena 48 giorni fa. Oggi pomeriggio (ore 16.00) presso il “Grand Hotel Elite” di Cascia il punto della situazione da parte del presidente Ranucci e dell’avvocato Giotti. Intuibile la volontà della Ternana di impugnare la sentenza del T.f.n.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 19 luglio 2018 alle 14:00 / Fonte: Corriere dell'Umbria
Autore: Redazione TernanaNews
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