Il girone di ritorno dell’Unicusano Ternana si apre come si era chiuso quello di andata, con una sconfitta 2-1 in trasferta, e con un copione già visto molte volte nella prima parte di campionato: bel gioco, nessun complesso di inferiorità rispetto ad avversari più quotati, occasioni sprecate, un po’ di sfortuna e punizione che arriva nel finale. Brucia particolarmente la sconfitta di ieri a Empoli, frutto del gol di Donnarumma al 16’, del momentaneo pareggio di Montalto su rigore al 35’ (sono 12 le reti in campionato del centravanti rossoverde) e della prodezza di Castagnetti a 10’ dalla fine da 35 metri, dopo che Tremolada si era mangiato una clamorosa opportunità per portare le Fere il vantaggio.

RAMMARICO. Seguita al Castellani da oltre 400 tifosi, salutati dai giocatori a fine partita, l’Unicusano Ternana avrebbe meritato di più secondo il tecnico Sandro Pochesci, costretto nuovamente a commentare una sconfitta beffarda: "Per l’ennesima volta – ha dichiarato l’allenatore rossoverde a fine gara – abbiamo gettato al vento punti pesanti ed è un peccato perché i ragazzi hanno giocato bene contro una signora squadra. Abbiamo avuto una palla gol per andare in vantaggio: Tremolada non è riuscito a mettere dentro un rigore in movimento e nel calcio si sa che chi sbaglia paga. Infatti è arrivato il loro gol".

Non tutto però è da buttare della trasferta toscana: "L’Empoli – prosegue Pochesci – ha tanta qualità e un centrocampo da serie A. Ce la siamo giocata ad armi pari e non meritavamo la sconfitta: averli fatti tremare ci fa capire che dobbiamo continuare su questa strada perché saremo ricompensati. La mia squadra mi è piaciuta, d’ora in poi però dobbiamo essere meno belli, meno eleganti e più combattivi, più prepotenti nei contrasti".

Anche perché, nonostante le sconfitte contemporanee di Pro Vercelli e Ascoli, la classifica "comincia a essere preoccupante", ammette Pochesci. "Ci aspettano due partite-verità contro Salernitana e Cesena. La società è viva e la squadra anche – conclude il tecnico degli umbri – abbiamo bisogno di quella scintilla che nel calcio spesso cambia le stagioni delle squadre di bassa classifica e che può darci maggiore determinazione. Sappiamo che il nostro è un campionato di sofferenza".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 21 gennaio 2018 alle 14:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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