Un errore dell’uomo più esperto alla prima azione, due difensori out dopo 10’, un rigore parato da Plizzari, uno negato a Carretta e qualche occasione da gol gettata al vento. L’Unicusano Ternana perde di misura a Palermo (gol partita di Rispoli dopo appena 2’) e fa ritorno in Umbria con il rimpianto di non essere riuscita a raddrizzare un match rimasto in bilico ­ no alla ­ ne. Ma anche con la consapevolezza di aver fatto soffrire – non poco – la capolista, «una squadra già pronta per la serie A», afferma il tecnico rossoverde Pochesci a ­ ne gara. Gli episodi ancora una volta hanno condannato le Fere: l’appoggio sbagliato di Defendi che ha innescato la cavalcata di Rispoli e il tremendo testa-testa fra Signorini e Gasparetto, entrambi usciti sanguinanti dal campo, non hanno certo aiutato la squadra universitaria nelle prime battute della partita. Ora, giovedì sera al Liberati, bisogna battere la Pro Vercelli (penultima con le Fere a 18 punti) perché la classi­ ca inizia a farsi pesante.

GLI INFORTUNATI. Grande spavento ma nessuna conseguenza per Gasparetto e Signorini, dimessi in tempo record, grazie anche al Palermo che ha supportato l’Unicusano Ternana nel soccorrere i due ragazzi. Il primo ha rimediato 20 punti all’altezza della palpebra destra, il secondo 12 punti all’arcata sopraccigliare. Entrambi sono rientrati via terra (e mare), per evitare il volo nelle ore successive al colpo subito alla testa.

IL COMMENTO. Pochesci, una volta appurato che Gasparetto e Signorini si riprenderanno presto, ha voluto sdrammatizzare a ­ ne gara: "Hanno preso 32 punti in due, più dei 18 che abbiamo in classi­fica. È la prima volta che mi capita una cosa del genere…". Quanto alla scon­fitta il tecnico ha sottolineato: "Abbiamo affrontato probabilmente la squadra più forte della serie B, già pronta per la serie A. Siamo andati vicini al gol con un colpo di testa di Finotto ma, per la terza volta in questo campionato, non siamo riusciti a segnare. Non parlo del presunto rigore chiesto da Carretta perché dalla panchina ho visto solo i giocatori che protestavano. Aggiungo che l’arbitro di oggi è stato uno dei migliori in campo, davvero un ­ schietto di categoria superiore". Pochesci ha poi ringraziato i 58 tifosi che hanno seguito la squadra ­ no a Palermo: "Il mio obiettivo è portare alla salvezza l’Unicusano Ternana e regalare delle soddisfazioni alla gente di Terni, che ci segue con grande calore. Se non fossi a Terni, oggi mi sarei dimesso".

Pochesci guarda avanti: "Non abbiamo s­figurato con il Palermo ma il nostro è un altro campionato e giovedì con la Pro Vercelli sarà la partita più importante dell’anno. Siamo una squadra di bravi ragazzi, adesso è arrivato il momento – conclude – di tirar fuori la rabbia che serve ad affrontare le situazioni diffcili".

PROTAGONISTI. Nel dopo partita, capitan Defendi fa mea culpa: "Ho sbagliato e il mio errore clamoroso di oggi ha condizionato la partita. È un peccato perché alla ­ ne stavamo quasi per riuscire a mettere una pezza. Loro hanno grandi qualità ma il pareggio ci sarebbe potuto stare, abbiamo avuto diverse occasioni e non siamo riusciti a sfruttarle. Torniamo a casa con il rammarico di aver perso, ma pensiamo già alla Pro Vercelli perché ora i punti ci servono come il pane". Protagonista in positivo invece il portiere Plizzari, bravissimo a parare il rigore calciato da Coronado al 10’ della ripresa. "Purtroppo non è servito – ha commentato negli spogliatoi – il Palermo non ha dominato e avremmo potuto pareggiare. Ma della partita parleremo a mente fredda a Terni, dobbiamo capire gli errori, continuare a lavorare e dare sempre di più".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 17 dicembre 2017 alle 10:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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