Un punto che pesa poco, seppure muovendo la classifica della Ternana. Lo 0-0 con il Carpi al Liberati regala alla squadra rossoverde solo un piccolo passo, a tre sole giornate dal termine. Se servirà, lo si vedrà solo a fine campionato, fermo restando che l’ambiente punta ancora a prendere il bottino pieno nelle ultime tre partite di campionato. Mettiamoci pure i guardalinee, oramai attentissimi a sbandierare ogni millimetrico fuori gioco alla Ternana sugli sviluppi delle punizioni: dopo le due reti annullate a Brescia, episodio simile anche contro gli emiliani, nel corso del secondo tempo. In panchina, per la Ternana, c’è il mister in seconda Antonio Alessandria, al posto dello squalificato Fabio Liverani, che nel giorno del suo compleanno segue l’incontro da semplice spettatore. La Ternana recupera Avenatti dalla squalifica ma, sempre per squalifica, perdeMeccariello. In difesa, accanto a Diakité, c’è Valjent. Sulla fascia sinistra, ancora Contini. A centrocampo, torna titolare Di Noia. Nel 4-4-2 del Carpi c’è Struna graziato in settimana di una giornata di squalifica (lui, sì), con Sabbione sulla fascia difensiva destra. A Centrocampo, fiducia a Mbaye, mentre in attacco Mbakogu parte dalla panchina e dal primo minuto c’è Beretta. Ternana in lotta per la salvezza, Carpi candidata ai playoff. Per entrambe, posta in palio alta. I rossoverdi non partono benissimo. Primo brivido per Aresti dopo sei minuti, con Di Gaudio che gli tira addosso da buona posizione. Le fere, però, cominciano a crescere. Bussano nell’area del Carpi con un paio di conclusioni dalla distanza finite alte. Ma al 18’, Lasagna e Beretta, in due davanti al portiere dopo avermesso fuori causa i centrali avversari, si divorano un’occasione più unica che rara. Pericolo anche su una ripartenza viziata da un fallo non visto dall’arbitro su Petriccione, con Jelenic alla conclusione dal limite e palla al lato. Sul capovolgimento di fronte, batti e ribatti in area ospite, tenta di risolvere Avenatti con un sinistro al volo, senza fortuna. Lo stesso Avenatti, alcuni minuti più tardi, manca di testa l’impatto con la palla su cross da destra. La partita sembra accendersi. Tanti i capovolgimenti di fronte e in campo si lotta. Poche, però, le occasioni, come pochi sono gli spazi concessi dalle difese. Tra le due squadre, però, meglio il Carpi. Nel secondo tempo, Ternana più intraprendente, ma di spazi ne trova davvero pochi. Avenatti e Palombi, lì davanti, non incidono e non pesano come dovrebbero. Quest’ultimo, tuttavia, tira in porta dopo una buona triangolazione con Falletti e Avenatti, trovando la respinta di Belec. Alessandria toglie Contini e inserisce Coppola, dando più muscolarità al centrocampo e spostando Di Noia nel ruolo di terzino sinistro. Castori invece si chiude, con il centrocampista Bianco al posto dell’attaccante Beretta, passando al 4-4-1-1 e spostando Lollo sulla trequarti. I rossoverdi ci mettono la volontà e insistono nel martellare la pur dura roccia avversaria. Al 25’ ecco la fotocopia di Brescia: punizione di Ledesma, testa di Diakitè, respinge il portiere, palla che finisce in rete e (neanche a dirlo) bandierina del guardalinee alzata per un fuori gioco millimetrico. Negli ultimi dieci minuti, dentro Acquafresca per Avenatti. L’ex Bologna torna in campo per la prima volta dopo l’ultima apparizione con la pro Vercelli, quando c’era ancora Gautieri sulla panchina. Finale con la Ternana a spingere e a tentare il tutto per tutto. Ben sette, i minuti di recupero assegnati dal direttore di gara. Lo 0-0, però, resta inchiodato lì. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 30 aprile 2017 alle 14:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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