Tra storia e innovazione Il tecnico romano è un “innovatore accorto”, che studia e ripropone modelli tattici recenti e prestigiosi. Ad esempio il 3-3-3-1 (o 3-1-3-3, ma il rombo arretrato formato da marcatori e mediano centrale “basso” è pressoché scontato) utilizzato contro la V. Entella è palesemente riconducibile allo straordinario O. Marsiglia di Bielsa (2014-15, con 8 vittorie consecutive tra terza e decima giornata). L’accostamento potrebbe apparire ardito, tuttavia esistono profonde analogie circa pregi (tanti) e difetti (pochi). Tra i primi fase offensiva “verticale” curata da 6 elementi (centravanti, trequartista, mezzeali larghe e mezze punte pronte a “entrare dentro il campo”), transizione offensiva (pressing spietato nella metà campo avversaria per ribaltare subito l’azione) e transizione difensiva (uno contro sistematico per riconquistare palla “alta” e veloce). Tra i secondi notevole dispendio di energie psico-fisiche e forte carico di responsabilità a livello psicologico (vedi marcature a uomo). Eppure accollarsi qualche rischio per portare avanti un calcio così spettacolare è meritorio. Del resto (“… nothing ventured nothing gained…”) chi non osa mai non ottiene nulla.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 21 settembre 2017 alle 11:30
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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