Retrocessione d'ufficio archiviata per il Foggia, che comunque inizierà il prossimo campionato di Serie B con una penalizzazione quasi irrecuperabile (-15), e speranze di ripescaggio per l'Entella andate in fumo: questa, in estrema sintesi, la situazione che vede coinvolta, in un doppio filo, la cadetteria e la Serie C. 

Ma Antonio Gozzi non vuole sentirne parlare, ed è pronto a dare battaglia fino alla fine. Ecco le parole che il presidente della Virtus Entella ha rilasciato a TuttoSport: "Non lascio il calcio e non abbandono il caso. Vado al CONI e se serve anche al TAS di Losanna. Sono un sognatore: lotto per cambiare le cose ingiuste. La sensazione è di una sentenza sbagliata: è stato riconosciuto l'impianto accusatorio, ma non c'è stata continuità con il verdetto. Come impongono le norme NOIF: se una stagione è stata alterata, la penalità va fatta scontare in quel campionato. Si parla di un fatto molto grave, c'è una società definita dalla Procura di Milano una "lavatrice di denaro di provenienza illecita", con incroci pericolosi da coinvolgere la Direzione Distrettuale Antimafia. E la Procura di Milano ha ottenuto il commissariamento del club. Se non è arrivata una sentenza esemplare, quando arriverà? Sarebbe stato un modo per dire che il calcio fa pulizia. Se non c'è sensibilità verso la legalità, il calcio italiano è destinato a morire. La situazione in B è grave, ci sono tanti casi di doping amministrativo, anche se non a livello del Foggia. L'Entella resterà in campo, ritenendo il campionato falsato, perché siamo un club che si è distinto anche fuori dal terreno di gioco. Perché se qualcun altro non paga contributi e tasse e utilizza denaro ottenuto in modo illecito, usufruisce di un vantaggio indebito. Io non mollo: con l'avvocato Grassani stiamo preparando l'appello. Battagliamo per i diritti dell'Entella e il caso-Foggia è l'esempio per difendere principi opposti a quelli che sono stati messi in atto".

Sezione: News / Data: Mer 04 luglio 2018 alle 19:00 / Fonte: TuttoSport
Autore: Marina Ferretti
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