Non ci sta il Pontedera, iscritto al girone A della Serie C: la società toscana non è affatto d'accordo con la decisione della Lega Pro di avallare la richiesta di rinvio delle partite delle gare delle squadre interessate nella vicenda rispescaggi, e lo fa presente dalle colonne de Il Tirreno. 

Il primo a tuonare è Paolo Boschi, il presidente: "Una vergogna che allontana le persone serie da questo sport e che non tutela tifosi, giocatori e società. Se la stagione fosse cominciata regolarmente a questo punto saremmo giunti alla quarta giornata. E tra poche domeniche avremmo ricevuto dalla Lega di C una somma tra i 40mila e i 50mila euro, la prima tranche di pagamenti per l’utilizzo dei giovani". A Boschi fa poi eco Franconi, l'assessore allo sport del comune di Pontedera: "La gravità della situazione è comprensibile se si guarda al calcio non solo come un gioco, ma come ingrediente sociale ed economico. Per questo che scriverò alla Figc, in qualità di assessore allo sport del Comune di Pontedera, comunicando che l’amministrazione sta valutando un’azione legale nei confronti della Federazione. A difesa dei commercianti e degli imprenditori che sulle partite di calcio del Pontedera fanno affidamento per far quadrare il bilancio aziendale. Senza contare i danni ai tifosi. E non si tratta di una questione politica, onde evitare commenti fuori luogo. C’è un’istituzione, quella calcistica, che fa acqua da tutte le parti. Nelle sue castronerie ha tirato dentro anche il Pontedera. E insieme al sindaco Simone Millozzi ci rivolgeremo alla Figc denunciando nelle sedi opportune tale e inqualificabile situazione. Farsi sentire è un obbligo".

Sezione: News / Data: Lun 17 settembre 2018 alle 16:30 / Fonte: Il Tirreno
Autore: Marina Ferretti
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