In discussione durante il lungo vertice capitolino di ieri dettagli formali e passaggi tecnici destinati a completare l’accordo di massima raggiunto mercoledì scorso da Simone Longarini (attuale amministratore unico del club rossoverde) e Stefano Ranucci (presidente dell’ateneo telematico dal 2012 al 2015 e in seguito presidente dell’Unicusano Fondi, ripescato in Lega Pro agli inizi di agosto 2016). Accordo trovato (perlomeno nelle grandi linee) con la mediazione dell’avvocato Massimo Proietti, incaricato dalla famiglia Longarini di curare la cessione della società. O meglio di curare il passaggio gratuito (o a cifre simboliche) del 42,76% del pacchetto azionario della Ternana Calcio, quello in mano a Edoardo Longarini (il resto in parte è sotto sequestro giudiziario e in parte appartiene a Banca Esperia Servizi Fiduciari). Salvo clamorose sorprese (vedi inattesa rottura al momento delle firme) la fumata bianca dovrebbe arrivare questa mattina oppure oggi pomeriggio. E questo consentirebbe al nuovo gruppo dirigente rossoverde di avviare le pratiche burocratiche necessarie per la partecipazione al prossimo torneo cadetto (accompagnate da tassa di iscrizione e fidejussione di 800mila euro). Su entrambe le sponde segnali di moderato ottimismo ma silenzio assoluto. Inevitabile, dopo il comunicato emesso giovedì scorso da Stefano Bandeschi, patron livornese di Unicusano, con successivi rimbrotti (vedi duro richiamo al rispetto dei patti di riservatezza sottoscritti) da parte del legale della controparte. Un piccolo “incidente diplomatico” subito rientrato.

Sezione: News / Data: Mar 13 giugno 2017 alle 10:30
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
vedi letture
Print