Iniziamo dagli indisponibili e dai recuperati se ce ne sono…

“Altobelli è recuperato Furlan e Hristov non convocati perché non a posto fisicamente. Furlan non ha recuperato e spero sia a disposizione da martedì mentre Hristov è tornato dalla Nazionale con un principio di pubalgia. Entrambi restano a casa e con noi viene Nesta”.

Ci sono stati ulteriori riscontri positivi che possono indurti a cambiare qualcosa?

“Le scelte contro il Pordenone hanno sollecitato. Ritengo di aver avuto questa settimana una scelta più ampia. Sicuramente gli ho ribadito più volte che se una prestazione pienamente sufficente ha fatto si che la settimana potesse essere positiva nell’atteggiamento, nell’approccio non bisogna dimenticare com’è stata la settimana scorsa. Anche oggi gli ho detto: se volete vi faccio rivedere 10’ contro l’Imolese”.

La sensazione è che lei abbia il controllo della situazione…

“Io la disponibilità l’ho avuta dal primo momento a Roma. Poi la disponibilità è una cosa, la prestazione un’altra. Nel momento in cui anche la prestazione non mi soddisfa gli faccio capire che non va bene. Questo non vuol dire che Marilungo e Vantaggiato hanno lavorato male. Ho intuito che era utile una formazione con caratteristiche diverse. Poi l’ha detto pure Tesser che la differenza l’hanno fatta i vecchi. La verità sta nel mezzo. Chi ha iniziato ha lavorato tanto e aperto la strada per gli altri. Anche i ragazzi hanno capito. L’esultanza di Vantaggiato? E’ il segnale della presenza dello spirito giusto. Se non avesse fatto così sarebbe stata l’esultanza per un gol e basta. La voglia di voler ripartire velocemente per provare a vincere la partita è un input che dai alla squadra. Non è quello il momento di abbracciarsi ma di essere incazzati e voler vincere la partita. La squadra sta lavorando”.

Nel periodo nero tutti potrebbero scoraggiarsi invece non è accaduto…

“La reazione migliore è stato l’inizio del secondo tempo contro il Pordenone. Prendi gol nel recupero e ricominci la partita con più determinazione. Forse è stata la prima volta. Dopo il gol subito abbiamo sempre sofferto un po’. Sono sempre della mia idea: questa squadra ha potenzialità ma per emergere c’è bisogno di grande cattiveria agonistica. Forse l’azzardo di domenica possono essere stati i terzini giovani che poi alleno e dunque ho il polso della situazione. Davanti hanno giocato Boateng, Bifulco e Furlan che conosciamo tutti. Era la squadra che aveva equilibrio”.

Il ritorno di Defendi ti mette in difficoltà nelle scelte?

“Marino ha questa grande dote che può giocare in più posizioni, anzi. Mi dispiace non avere a disposizione Furlan e Hristov perché a partita in corso potevano essere una soluzione. Ad esempio Fazio lo sto facendo lavorare molto nella difesa a 3 perché da centrale destro ha caratteristiche importanti. Sta lavorando molto bene anche Lito. Nessuno deve sentirsi escluso”.

All’andata Giacomelli fece bene…

“Lui è un giocatore che ama giocare nel centrosinistra del fronte d’attacco. E’ abile perché lavora tra il centrale e il terzino nella difesa a quattro. Dovremo stare attenti anche con il mediano davanti alla difesa. Lui è una punta anomala. Bisogna dargli un occhio di riguardo. Noi dobbiamo cercare di avere un’identità che ci possa consentire di fare un ulteriore saltino.

Vicenza in Coppa Italia?

“Ha fatto una buona partita. L’ho vista un paio di volte dal vivo, ha una grande qualità che può metterti sempre in difficoltà. Sarà una partita aperta, bella e in buon contesto”.

Match tra deluse del campionato?

“Soprattutto la Ternana è parecchio indietro rispetto alle aspettative. Poi però le partite le devi giocare. Se ti metti a pensare a quello che poteva essere non va bene”.

Cosa ne pensa di Castiglia?

“Castiglia è un giocatore che mi piace. Io voglio che anche se in pochi minuti uno sia determinante. Il suo storico parla di mezzala. La mezzala che piace a me è quella che lavora lontano dalla palla. Per me potrebbe fare anche il mediano davanti alla difesa se toccasse meno palla, cosa che fanno ancora Callegari e Atlobelli. I tempi di gioco determinano le categorie”.

Dare continuità ad una formazione che ha fatto bene può essere un vantaggio?

“La linea di lavoro deve essere sempre quella”.

Questa squadra ha un’ossatura?

“Si se parliamo della mia gestione. Iannarilli ha sempre giocato, Marilungo ha spesso giocato così come Altobelli e Bifulco ad esempio. L’ossatura deve essere importante ma nel momento in cui fatichi devi trovare la quadra migliore per la partita”.

Responsi positivi dal gps?

“Quello è un problema del prof. La squadra sta bene e corre. Spinge ad un’altra velocità rispetto a quello che ho trovato”.

Intanto la Virtus Entella corre…

“La condizione, l’ambiente. A Chiavari siete mai andati? Zero pressioni. Non è una realtà al pari di Vercelli come Terni. Magari una squadra va in crisi prima o dopo. Loro sono in vantaggio perché hanno punti di margine. Anche il Pordenone può gestire. Tesser l’ha già vinto un campionato così”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 30 marzo 2019 alle 12:58
Autore: Ternananews Redazione
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