Al termine dell'allenamento di rifinitura, appena il secondo di Alessandro Calori in rossoverde, il neo allenatore delle Fere si è presentato nella sala stampa del Liberati per presentarsi e per presentare la partita di domani che vedrà la Ternana impegnata a Salò contro la Feralpi. Prima dell'allenatore, però, per ufficializzare l'ingaggio, si presentano anche il presidente della Ternana Stefano Ranucci e il ds Luca Leone. 

Ranucci: "Diamo il benvenuto a Alessandro Calori e ne approfittiamo per dare il benvenuto e presentare anche Luca Leone, il nostro ds. E' stato un periodo concitato, ore concitate e ringrazio anche mister De Canio per quanto fatto fino ad ora. Ora lascio la parola ai due professionisti ai quali ci affidiamo per uscire da un momento nebuloso". 

Mister, lei due mesi fa aveva detto di essere in attesa di una squadra per riprendere, magari non grandissima ma che lo potesse diventare: pensa questo della Ternana?
"Se ho scelto di venire è perchè la reputo una piazza importante, mi stuzzica. Col direttore non ho mai lavorato insieme, ma sono un uomo che va a pelle, e Terni è una piazza importante anche se hanno chiamato me significa che qualche problema c'è. E' una sfida, ma una cosa bella, c'è adrenalina e quando c'è pressione bisogna alleggerire la cosa, che non significa sminuire le ambizioni. La Ternana è forte, ma per essere forti bisogna dimostrarlo, cu vuole la voglia, la determinazione, il gruppo, una squadra che abbia voglia di vincere, questo serve. La società mi ha cercato con tanto entusiasmo e anche per questo ho accettato. Ora siamo qua, anche se è una centrifuga, giochiamo domani, sabato, non ho la bacchetta magica e non voglio intervenire a piedi pari, voglio intervenire chirurgicamente". 

Ha visto mai la Ternana?
"Si, dal vivo a Pordenone e in tv. Ho avuto l'impressione che sia un organico importante, ma questo non basta". 

Lei subentra non per salvare la squadra, ma fare un campionato di vertice.
"Sono abituato a tante situazioni, sono subentrato in varie situazioni. Quando subentri devi capire velocemente la situazione ed indirizzarla verso la strada giusta, ovviamente coi concetti miei del calcio. Prima di me c'è stato De Canio, un allenatore che ha allenato in grandi piazze e se c'è stata difficoltà dobbiamo capire velocemente il problema da risolvere". 

In questo caso, però, non si tratta di essere veloci, ma fulmini, prima di una partita importantissima: come affronterà la situazione?
"Prima cosa non illuderò la gente, io non racconto storie. Noi siamo in grado di arrivare direttamente in B, altrimenti possiamo arrivarci attraverso i playoff". 

Leone: "E' bene pensare ad una partita alla volta, col giusto spirito e con la voglia di fare punteggio". 

Lei direttore s'è fatto un'idea dei problemi della Ternana?
"Quando sono arrivato è stata la prima cosa che ho detto: mister De Canio non poteva essere l'unico responsabile, e mi dispiace tanto per l'esonero. Deve essere successo qualcosa che ha fatto venir meno l'aspettativa e oggi sembra tutta una tragedia. Qualcosa di buono è stato fatto, qualcosa non è andato come doveva andare e adesso dobbiamo essere bravi e capire se dobbiamo apportare correzioni a livello di mercato o a capire se la squadra ha ancora potenzialità inespresse al suo interno". 

Quanto le farebbe piacere avere un giocatore come Palumbo?
"Lo avevo a Trapani, un ragazzo con grandi qualità, ma non c'è e quindi parlarne non ha molto senso. Ora dobbiamo pensare alla partita di domani e a come giostrarci". 

Di mercato ne avete parlato?
Leone: "Di mercato parliamo sempre". 
Calori: "Sarà un confronto continuo col direttore, perchè se c'è da correggere qualcosa lo correggiamo". 

Non entrerà a piedi pari diceva...
"A piedi pari per come voglio far calcio io, per non buttargli addosso tutta la tattica. Spesso mi sono adattato comunque anche io. Abbiamo provato due situazioni stamattina, però vediamo domani, perchè per ora ho qualche defezione e devo capire bene chi ho a disposizione". 

Come l'ha trovata la squadra?
"Fragile no, ma credo che sia un insuccesso per tutti quando viene esonerato un collega, un allenatore. Devo risollevare una truppa che sa di avere tante aspettative alle spalle, quindi devo alleggerire la tensione ma voglio il giusto atteggiamento". 

L'ultima partita la cosa più sbagliata è stato il modo di affrontare la partita.
Leone: "Lo spirito va certamente cambiato, e in questo io chiedo aiuto alla tifoseria e al pubblico. So che volgiono che la squadra faccia qualcosa in più, ma anche da loro io mi aspetto che dia una mano alla squadra a fare qualcosa in più. Spesso è mancata quella reazione, quella voglia di fare di più che spesso ti da la spinta del pubblico. Dobbiamo essere bravi a riaccendere tutto, prima di tutto noi, io, il mister, i giocatori. La più bella vittoria è riempire lo stadio, perchè io Terni me la ricordo piena, adesso sembra quasi un teatro e invece no, Terni deve essere una fosse. Chi viene deve capire dove sta venendo, cosa deve fare e cosa deve lasciare. Poi dove arriveremo non lo so, ma dobbiamo ricominciare dalla vera passione di questa città. Si vive di pane e calcio ma dobbiamo cercare di riunire tutti, sarebbe una grande vittoria". 

Solitamente a Terni le squadre più apprezzate sono quelle che ci mettono l'anima, quelle con ardore...
Leone: "Nel calcio è sempre il come, puoi vincere o perdere, ma conta sempre il come. Io non voglio perdere come l'altro giorno, io voglio perdere sapendo che nessuno possa dirci nulla. Voglio che i tifosi possano essere orgogliosi della squadra". 

Ci sono direttore dei sicuri partenti?
"Assolutamente no. Ovvio che da oggi inizia un'altra gestione e insieme dobbiamo capire chi vuole restare a Terni, cosa vuole fare e chi invece non vuole restare. Dobbiamo stare attenti anche alle virgole". 

Non vedremo più una squadra compassata?
Leone: "Io mi auguro di no. L'atteggiamento è la prima cosa da cambiare, poi stara alla bravura del mister, ma sono sicuro che riuscirà a fare quello che deve". 
Calori: "Non ho la presunzione in un giorno di aver capito tutto, ma un'idea me la sono fatta. E' chiaro che in questi dieci giorni ci saranno delle valutazioni da fare, ma se ne parlerà dopo questa partita, io intanto penso a domani, perchè adesso è più importante ritrovare entusiasmo per valorizzare le qualità che questa squadra ha". 

Sono Zaccheroni e Mazzone che l'hanno influenzata di più?
"Ne ho avuti tanti di importanti, ma quando sei giocatore apprendi e apprendi: da tutti ho appreso qualcosa, GAleone per esempio mi ha insegnato a giocare a zona, Mazzone gestiva il gruppo in maniera straordinaria, faceva le battute e gestiva, Guidolin è un tattico importante... Ho avuto allenatori da cui ho appreso sempre, ma da allenatore devi avere una tua idea, un tuo credo, un tuo metodo e cercare di trasmetterlo come vuoi. Vorrei farlo anche qua, perchè credo ci siano le condizioni, perchè anche a livello umano ce ne sono le possibilità, sono come ragiona la gente qui, è concreta e non puoi raccontargli storie. Se c'è qualcosa di disturbo poi vedremo di risolvere". 

La seduta a porte chiuse è anche per non svelare le carte: è possibile usare insieme Vantaggiato e Marilungo? E' una opzione che supporta la possibilità di un trequartista?
"Quando intervieni in un gruppo devi vedere le caratteristiche e devi capire come intervenire. In un giorno non posso stravolgere tutto. I giocatori non sono figurine, se son bravi e lo dimostrano giocano tutta la vita, ma se uno è giovane e vedo che dimostra di meritarlo, gioca il giovane tutta la vita. Marilungo e Vantaggiato devono avere la possibilità di giocare insieme, ma non sta scritto da nessuna parte. Io sono convinto che sono tutti professionisti che ci daranno una grossa mano. Bisogna tornare a divertirsi, a sorridere e giocare a calcio e inoltre tirarsi su le maniche e pedalare: Mazzone diceva "In serie C gambe e gambe, in B gambe e testa, in A testa e gambe". Ognuno deve dare il meglio che ha". 

Direttore, c'era già stato qualche contatto? E chi ha avuto l'intuizione Calori?
"Col mister ci conosciamo, c'è grande stima e ho sempre apprezzato le sue squadre, è una persona seria, un professionista e so cosa ha fatto, a partire da Portogruaro dove ha vinto un campionato battendo anche il Verona. E' un allenatore con grandi qualità e sono sicuro che adesso è la persona giusta per Terni e sono tanto contento". 

Per domani? Ha diverse assenze?
"Non verranno Fazio, Furlan, Altobelli e Vives. Altobelli ha un risentimento muscolare". 

Problema portiere risolto?
"Si si, viene viene". 

Novità su Vives?
Leone: "Oggi faceva una risonanza. E' una situazione molto complicata, a livello professionale ma anche morale per il ragazzo. A breve affronteremo la questione e decideremo cosa fare".

Punterà sulle poche certezze che abbiamo?
"Non piangiamoci addosso, non dobbiamo parlare di poche certezze. Non mi interessa stare qui a piangere".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 21 gennaio 2019 alle 11:50
Autore: Marina Ferretti
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