Rosso: la sconfitta.
Perdere ad Empoli ci stava, la posizione di classifica non mente e nemmeno il tasso tecnico delle due squadre in campo, l'esperienza dei giocatori e le ambizioni delle società sono diverse, nonostante i proclami estivi reiterati a più riprese: la sconfitta era da mettere in conto, quindi, come sempre, ma non per come è arrivata. Al di la dell'errore macroscopico di Tremolada davanti a Provedel (e anche dell'eurogol di Castagnetti), è il resto che è mancato. E' mancata la corsa, la precisione, sono mancate le occasioni da gol (troppo poco quello che è stato creato in avanti) soprattutto per una squadra come la Ternana che ci aveva abituato ad altro tipo di prestazioni. Pochesci stavolta ha privilegiato la fase difensiva, cercando di “accorciare” il campo per non agevolare il compito degli attaccanti avversari. Ma è il classico gioco della coperta… Ogni scelta comporta delle conseguenze: per fare un esempio, l'Empoli ha sprecato almeno tre occasioni per raddoppiare, ma creandone il doppio dei rossoverdi alla fine è riuscito a metterci una pezza. 

Verde: tutto può cambiare.
Non è solo un modo di dire, come a voler significare che a tutto c'è rimedio tranne che alla morte: tutto può cambiare è la verità. La prima partita del girone ha messo in luce alcuni limiti che la squadra sta palesando dalla fine della prima metà di campionato, ma il mercato è ancora aperto, e se c'è bisogno di intervenire ancora si può farlo, ci sono ancora 10 giorni per aggiustare la rosa. Proprio dalla consapevolezza che non era quella del Castellani la partita che la Ternana avrebbe dovuto vincere a tutti i costi, adesso non resta che concentrarsi su quello che manca per avere la meglio negli scontri diretti che si profilano all'orizzonte. Per cambiare anche la classifica, che è la cosa più importante

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 21 gennaio 2018 alle 15:00
Autore: Marina Ferretti
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