Verde: l'accortezza. 
Probabilmente ne perde un po' lo spettacolo in campo, ma la furbata Pochesci l'ha fatta e quasi quasi gli è anche riuscita: una Ternana stile Carpi, per intenderci. Rossoverdi meno arrembanti davanti, con la testa meno sgombra dai pensieri, ma una squadra più accorta in fase difensiva e meno soggetta a concedere pericolose ripartenze agli avversari, un fattore molto importante quando si va a giocare in trasferta, per di più su un campo difficile come il Tombolato. Il Cittadella ha speso molto tempo per costruire le proprie azioni d'attacco, nonostante sia una squadra pericolosa, compatta e organizzata, e la Ternana ha saputo dimostrare ancora di sapere anche come muoversi dietro. C'è ancora tanto da lavorare, e c'è da creare un vero e proprio equilibrio fra le due fasi, per non snaturare del tutto il gioco che tanto piaceva a Pochesci ma anche ai tifosi e agli addetti ai lavori; il banco di prova è la prossima in casa. 

Rosso: l'ennesimo gol su calcio piazzato. 
Per quanto la Ternana abbia lavorato sulla fase difensiva, sui calci da fermo e sulla disposizione degli uomini in area quando c'è bisogno di marcare, la strada pare ancora lunga dal momento che ieri il Cittadella è passato in vantaggio sfruttando ancora una volta un calcio d'angolo. Aveva funzionato la linea del fuorigioco, se non fosse per una disattenzione, un solo uomo che teneva in gioco Arrighini lasciato libero di saltare da solo davanti a Bleve, e la frittata è fatta. Qualcosa non funziona ancora a pieno in queste situazioni, perchè di fatto molti dei pericoli corsi dalla retroguardia delle Fere anche ieri sono arrivati da calci piazzati, a difesa schierata: c'è da registrare il prima possibile alcuni meccanismi, perchè è un peccato perdere punti per strada per delle disattenzioni. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 05 novembre 2017 alle 16:30
Autore: Marina Ferretti
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