Non sappiamo se sia una cosa voluta oppure se, al contrario, quella della Lega Pro sia una svista, fatto sta che nel verbale dell'assemblea di questa mattina il governo della Serie C potrebbe essersi fatto sfuggire una informazione fino ad ora rimasta segreta e riservatissima, ovvero parte della classifica delle squadre che ambiscono al ripescaggio. 

Nel verbale ufficiale, infatti, si legge che "Il Consiglio Direttivo della Lega Pro riunitosi a Firenze ha preso atto dell’attuale situazione sulla base delle ammissioni decise dal Commissario Straordinario della F.I.G.C. delle Società Cavese, Imolese, e Juventus U23 al Campionato di Serie C e si è provveduto all’integrazione dei gironi A-B-C e alla sentenza del Tribunale Federale Nazionale che ha ritenuto ripescabili i Club di Catania, Novara, Robur Siena e ha formulato l’ipotesi di formazione dei Gironi di Lega Pro". Quello che si evince, piuttosto chiaramente a dire il vero, è che le prime della classe per quanto riguarda le squadre che potrebbero essere ripescate in B sarebbero Catania, Novara e Robur Siena: l'ordine è lo stesso delle centinaia di classifiche ufficiose pubblicate in queste settimane, ma venendo da un documento ufficiale della Lega pro fa pensare. Fa pensare che quella possa essere parte della classifica ufficiale, in attesa di eventuali ricorsi e delle relative sentenze, e fa pensare che effettivamente la Ternana ne sia tagliata fuori.

Quello che viene naturale domandarsi a questo punto è perchè: perchè la Figc non pubblica ancora la graduatoria? Se quella uscita fortuitamente con il comunicato fosse quella ufficiale, sarebbe inutile continuare a tenerla riservata, anche in attesa dei ricorsi e anche se le sentenze dovessero ribaltare i primi due gradi di giudizio. A maggior ragione, poi, se la classifica evinta dalla Lega Pro fosse in realtà solo un'altra graduatoria ipotetica, non sarebbe il caso di fare chiarezza anche per semplificare il lavoro di chi deve dividere le squadre partecipanti in gironi?

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 06 agosto 2018 alle 17:28
Autore: Marina Ferretti
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