1. Gallo a rischio? No

Abbiamo imparato che Fabio Gallo non è a rischio esonero. Anzi più che averlo imparato lo abbiamo compreso dalle parole di un furioso Stefano Bandecchi. Il presidente della Ternana, nel suo video post partita ha detto: “Dovrei mandare via tutti quelli che hanno giocato oggi e che comandano in questa squadra perché si vede che non ci capiscono una sega. A cominciare dal sottoscritto perché evidentemente non sono adeguato al calcio. Ma vi dico invece cosa farò. Non andrò via e non manderò manco affanculo, scusate il francese, il mio staff. Hanno creato questo problema e lo devono risolvere. Sennò li voglio vedè patì fino all’ultimo. E poi il prossimo anno giocherò un campionato nuovo”.

2. Bandecchi e la squadra sempre più distanti

Abbiamo imparato che Stefano Bandecchi e la Ternana sono sempre più distanti. Dopo le affermazioni del post gara contro il Bisceglie, le parole al vetriolo del numero uno sono la dimostrazione di quanto questa Ternana non stia piacendo al numero uno del club. Lui che anche ad Avellino era in campo nella panchina aggiuntiva ma che dopo un primo tempo terribile ha faticato ad entrare nel tunnel dello spogliatoi, aspettando che la squadra fosse già all’interno. E il video a fine partita conferma che Bandecchi oggi è un presidente profondamente deluso dalle persone alle quali aveva dato fiducia e carta bianca.

3. La Ternana non è in ripresa

Abbiamo imparato che la Ternana resta sempre malata. I due pareggi contro Bari e Bisceglie ci avevano illuso sul fatto che la squadra potesse aver imboccato la via della ripresa ma non è stato così. La trasferta di Avellino ha riportato tutti terribilmente con i piedi per terra e messo ancora una volta squadra e allenatore davanti al problema. La Ternana del girone d’andata è sparita. E quella del ritorno è soltanto una lontana parente. A nulla serve ricordare che la squadra di Capuano è imbattuta dallo scorso Novembre. Ad Avellino le Fere non hanno giocato.

4. La difesa a tre non è garanzia di porta inviolata

Abbiamo imparato che giocare con la difesa a tre non significa chiudere il match con la porta inviolata. Tutt’altro. Il primo paradosso è stata la rete di Albadoro, unico attaccante di ruolo schierato da Capuano. Il secondo le diverse palle gol concesse all’Avellino durante tutto l’arco della partita. Ma c’è di più perché con la difesa a tre la Ternana non è stata nemmeno realmente pericolosa.

5. Passo indietro sul piano della manovra

Abbiamo imparato che la Ternana ad Avellino ha mostrato un preoccupante passo indietro nella manovra offensiva. L’unico in grado di far girare la squadra è stato ancora una volta Antonio Palumbo che ammonito, salterà la prossima partita di campionato perché in diffida. Ha avuto il coraggio di tentare le conclusioni dalla distanza, di provare un dribbling in area, di creare gioco. Gli altri? Non pervenuti o giù di lì. In pochi si sono salvati e questo deve far riflettere perché ora la corsa ad una buona posizione in classifica si è fatta più dura.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 09 marzo 2020 alle 08:00
Autore: Alessandro Laureti
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