Possiamo confessarlo, senza ipocrisia e senza nasconderci: tutti nell'ambiente rossoverde, tifosi e addetti ai lavori, ieri sera facevamo il tifo per la Spal, perchè vincesse e raggiungesse la promozione in Serie A con due giornate di anticipo, per evitare che la Ternana se la ritrovi davanti ancora in cerca dell'aritmetica. 

Senza ombra di dubbio, almeno da un punto di vista psicologico, sapere la prossima avversaria delle Fere già festeggiante per il raggiungimento della massima serie sarebbe stato un passo avanti verso la speranza di poter giocare una partita contro una squadra che in teoria non avrebbe avuto più nulla da chiedere a questo campionato. Nelle teste di tutti la Spal sarebbe scesa al Liberati con la consapevolezza di avercela fatta, di essere una squadra forte, la più forte, ma anche un po' scarica mentalmente, rilassata se vogliamo, il che avrebbe probabilmente reso più semplice il compito dei rossoverdi, se di semplicità si può parlare. Non è andata così e gli emiliani arriveranno a Terni consapevoli di dover ancora ricevere l'investitura della matematica e non regaleranno niente a nessuno, non possono ancora permettersi di mollare le energie nervose, e la Ternana potrebbe fare le spese di questa situazione. Proviamo però per un attimo a cambiare punto di vista, ad osservare la questione da una prospettiva diversa senza, come si suol dire, fasciarci la testa prima di essercela rotta. Tutti, inconsciamente, hanno dato per scontata sia la vittoria della Spal ieri sia il fatto che con la certezza della promozione quest'ultima potesse calare di concentrazione e venire al Liberati più per forma che per giocarsi la partita: ma chi ci dava questa convinzione? Se da un lato è sicuramente vero che dopo aver raggiunto un obiettivo tanto importante i cali di tensione possono essere messi in conto, è altrettanto vero però che la Spal sarebbe comunque venuta sulle ali dell'entusiasmo, senza pressioni, senza l'incertezza che spesso gioca qualche tiro mancino anche alle più forti. Se la Ternana, poi, avesse creduto davvero che sarebbe stato tutto più semplice se gli avversari avessero già agguantato la Serie A e avesse inconsciamente affrontato la partita con il piglio sbagliato? Se i rossoverdi si fossero cullati sugli allori e invece la Spal non avesse accusato perdite di concentrazione? 

La partita di sabato, inutile nasconderlo, è quasi proibitiva per la Ternana se andiamo a considerare le posizioni in classifica, il precedente in questa stagione, le motivazioni delle due squadre e tutti i numeri che possiamo andare a snocciolare. Le Fere però lottano per qualcosa di importante, di fondamentale, proprio come la Spal, e sono la stessa squadra che è riuscita a battere un Frosinone che vede la Serie A e che veniva da un periodo di calo, che arrivava al Liberati con la necessità di vincere per mettere fine a quella piccola crisi che lo aveva investito. La Ternana è sempre quella squadra, con tutti i suoi limiti e le sue lacune, ma anche con quei punti di forza che Liverani per primo è stato capace di sfruttare per riportare la squadra a lottare per la salvezza, quella diretta e non solo per acciuffare i playout all'ultimo respiro. Giochiamocela tutti, questa partita, perchè se c'è una cosa che abbiamo imparato da questo campionato faticoso e disgraziato, è che le Fere hanno come tutte le altre squadre tre risultati a disposizione, anche quando sembra che ce ne sia uno solo possibile.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 maggio 2017 alle 19:30
Autore: Marina Ferretti
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