Per una volta ieri sera, al triplice fischio dell'arbitro, nessuno di noi ha guardato la classifica, a nessuno è interessato sapere quante posizioni la Ternana avesse scalato o a quanti punti fosse dalla salvezza, l'unica cosa che contava era festeggiare: per prendere in prestito una citazione importante, tu chiamale se vuoi emozioni.

Solo verde nel semaforo della partita del Curi, nonostante un inizio faticoso per la Ternana, nonostante il doppio svantaggio, nonostante gli errori in difesa: per una volta, quelle distrazioni, non sono costate care, per una volta, anzi, sono state lo sprone per rialzarsi, per ricominciare da capo. Dopo 27 anni la Ternana di De Canio e dei suoi ragazzi è tornata a sbancare il Curi, con una partita di sofferenza, di sacrificio, tutta in salita, ed è stato questo forse a dare il gusto particolare a questa vittoria, l'averla meritata e sudata fino all'ultimo. Per gli errori sui due gol del Perugia, abbiamo visto una costruzione della manovra davvero buona in occasione dei tre della Ternana, una grinta e un furore che probabilmente mai avevamo visto negli occhi di questi ragazzi. Tanta lotta a centrocampo, tanta attenzione e tanta cattiveria agonistica, palloni sradicati dai piedi degli avversari e trasformati in azioni pericolose dai rossoverdi. E poi, quegli ultimi dieci minuti, forse la massima espressione del gioco delle Fere che, sul 3-2 in prorpio favore non hanno mai abbandonato la metà campo avversaria, hanno continuato a far girar palla, a provare ad impensierire Leali. Non ha voluto rischiare nulla la squadra di De Canio, niente fretta ma tanto pressing per indurre il Perugia all'errore, per sfiancare una squadra già provata sul piano fisico e psicologico. Una partita da Fere vere, una vittoria che ha fatto urlare tutti, al Curi e a Terni. 

Da domani si pensa al Pescara, perchè nulla è stato raggiunto, ma oggi lasciateci sognare e godere quelle lacrime di gioia viste ieri sul volto dei tifosi rossoverdi, le lacrime più belle. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 23 aprile 2018 alle 15:00
Autore: Marina Ferretti
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