Ci siamo, ormai, il tanto atteso quanto temuto giro di boa è arrivato, è giunto il momento fatidico, il girone di andata sta finendo e, prima della pausa di gennaio, c'è un solo vero conto da tirare: a quanti punti chiuderà la Ternana? Bene che vada, già lo sappiamo, a quota 23, male, molto male che vada resterà ferma a 20 punti. E allora, perchè tutti si preoccupano di questo famigerato giro di boa, quando in realtà ci sono altri 63 punti in palio, da qui a fine maggio?
La storia del calcio ci insegna che la fine del girone di andata di un torneo serve a dare un'indicazione di massima di cosa ci si può aspettare nel finale di stagione da una squadra o da un'altra, e soprattutto cosa sarà necessario fare nel prossimo futuro. Nulla è già scritto, dopo il 21esimo turno, eppure quei numeri in classifica possono spaventare, possono diventare gli spauracchi di una stagione, segni premonitori di sciagure.
I rossoverdi, proprio in questo istante, stazionano a quota 20 punti, 19esimi in classifica generale, in piena zona retrocessione diretta a pari punti con l'Avellino, e al massimo potranno girare con 23 punti in tasca, che non sono una miseria, ma nemmeno una grande ricchezza. Ma come se la sono cavata le Fere negli anni passati, quanti punti potevano vantare alla fine del girone di andata?
Per comodità abbiamo considerato soltanto gli anni giocati in Serie B, e soltanto a partire dal ritorno in cadetteria nella stagione 1998/99, quindi tutti i campionati cadetti disputati dalla Ternana negli ultimi 18 anni.
Proprio nella stagione 98/99 (primo anno di Agarini in B, Cuccureddo, Delneri e Guerini in panchina), i rossoverdi chiusero il girone di andata, alla 19esima giornata perchè il campionato era a 20 squadre, con 18 punti, ma grazie ai 27 raccolti durante la seconda metà di campionato chiuse a quota 45, in 14esima posizione.
Si migliorò l'anno dopo, il 99/00, con Guerini in panchina quando le Fere girarono a quota 24. Questo non impedì il cambio di allenatore (arrivò Burgnich) e la Ternana chiuse poi il campionato in decima posizione con un totale di 49 punti.
Ancora un passo avanti nella stagione 00/01 (Agostinelli), quando il giro di boa arrivò a quota 33 e si chiuse settimi con 62 punti.
La stagione 01/02 vede una Ternana in grossa difficoltà nella prima metà di campionato: venne esonerato infatti Agostinelli dopo 11 partite, ci fu l'interregno di Tobia per 4 e l'ultima del girone di ritorno fu chiamato Bolchi): 15 punti alla 19esima, e - nulla valsero gli altri 30 che la fanno chiudere a quota 45 in 17esima posizione: arriva la retrocessione. Potremmo discutere di come arrivò (la famosa combine dei capocolli) ma a nulla servì il mercato faraonico di Agarini (Nicola, Brevi, Van Gastel): per fortuna poi il ripescaggio permise ai rossoverdi di tornare in B.
La stagione successiva con Beretta in panchina (02/03) si chiude con un settimo posto, con 55 punti, 26 dei quali conquistati nel girone d'andata.
Quella dopo, 03/04, la prima e unica a 24 squadre, vede la Ternana girare con 44 punti. Addirittura seconda in classifica ad uno solo punto dall'Atalanta. Poi nel girone di ritorno il tracollo, le difficoltà finanziarie di Agarini, il cambio in panchina e la chiusura ancora settima con 69 punti totali.
Arriva poi la B a 22 squadre, come oggi, è arriva l'anno 04/05, con i suoi 27 punti all'andata e i suoi 57 finali, con annesso nono posto (e cinque cambi di allenatore: Verdelli, Tobia, Vavassori, Tobia, Brini, Tobia), ma soprattutto, la stagione successiva, 05/06 (Sala, Brini, Caso), arriva la retrocessione: 21 punti al giro di boa, 18 quelli conquistati nel ritorno, 20esimo posto finale e retrocessione a quota 39, un momento davvero basso per le Fere.
Poi la Lega Pro, gli anni bui e la promozione con Toscano, ed è di nuovo stata Serie B: un primo anno, quello 12/13, in cui i rossoverdi hanno girato a 22, chiudendo poi a 53 in nona posizione.
Giro a 22 punti anche l'anno successivo, ma con Toscano che venne esonerato proprio all'ultima giornata del 2013, per chiudere con Tesser a 51 punti.
Sono stati 51 i punti finali anche nella stagione 14/15, quando la Ternana chiuse 12esima, conquistando 25 punti durante il girone di andata; 12esimo posto, infine, anche lo scorso anno, a quota 53 punti totali, 24 dei quali arrivati nella prima metà di campionato.
Cosa ci dicono, alla fine, tutti questi numeri? Cosa possono raccontarci, e cosa possono predire, per l'immediato futuro? Tutto, o niente, a seconda di come la si legge. Ci dicono che la quota a cui si gira è importante, perchè poi durante il ritorno delle volte si fa fatica a far punti, e la retrocessione del 2006 ce lo insegna, dopo 21 partite i punti della Ternana erano appena uno più di oggi.
Ci dicono che quando la Ternana in B ha fatto meno di 22 punti alla fine del girone d'andata poi è andata male (salvo il primo anno, con Agarini presidente). Se volete fate tutti gli scongiuri del caso.
Ci dicono anche, però, che qualche volta la seconda metà di campionato generalmente va meglio della prima, perché alcuni meccanismi possono oliarsi meglio, perche qualche automatismo viene registrato e riproposto in maniera più fluida, e che alcuni acquisti di gennaio possono dare il loro contributo.
Ma potrebbe non bastare. Quindi per non sfidare la sorte e la matematica contro l'Ascoli servono i tre punti. Altrimenti nel girone di ritorno in qualche modo devi andare a recuperarli...
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 29 dicembre 2016 alle 20:30
Autore: Marina Ferretti
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