"E' Serie B!" Con queste parole Ivano Mari, storica voce del calcio nostrano, celebrava in radiocronaca la promozione nella cadetteria il 25 aprile 2012, l'ultima vera impresa delle Fere che vinsero il campionato di Lega Pro. Dopo la difficoltosa risalita la Ternana si è stabilizzata nella seconda serie, compiendo annate più o meno positive, ma evitando sempre di arrivare in affanno al termine della stagione rischiando la retrocessione. Da Mimmo Toscano, condottiero della promozione in B e autore di un buona stagione l'anno dopo, con 53 punti ed una difesa imperforabile, passando per Attilio TesserMirco Antenucci. Quella squadra era bella da vedere ma mancava di solidità: così, nonostante il bomber da 19 reti, la salvezza arrivò a sole due giornate dal termine.

La stagione successiva è quella della consacrazione dei due giovanissimi uruguaiani arrivati a Terni l'anno precedente: Avenatti e Falletti. La squadra però non brilla alla fine il 12° posto finale non basta a Tesser per essere riconfermato da una società sempre più esigente. Viene richiamato così 'Il Cannibale' di Reggio Calabria, che gode ancora della stima e della riconoscenza del popolo ternano. La seconda esperienza in 'Conca' dura però un battito di ciglia e la squadra (ultima in classifica) viene affidata a Roberto Breda. Con il tecnico trevigiano la Ternana eguaglia il risultato della prima stagione in Serie B, ma a fine stagione non viene riconfermato da Longarini.

Il resto è storia dei nostri giorni: già da agosto il neo tecnico Panucci capisce che tira una brutta aria in quel di Via Aleardi e a pochi giorni dai nastri di partenza del campionato la Fere si ritrovano nel caos più totale, senza allenatore e senza direttore sportivo. La stagione passerà alla storia per i 4 cambi in panchina e per la miracolosa salvezza raggiunta all'ultimo respiro ad Ascoli grazie ad un romano di 41 anni, con una buona carriera da calciatore alle spalle ma alle prime armi da allenatore, che ha saputo insegnare che nello sport (come nella vita) la serenità, la voglia di stare insieme e la capacità di credere prima di tutto in sè stessi fa la differenza. Cinque anni fa i rossoverdi vincevano il campionato di Lega Pro anche grazie alle disgrazie altrui (penalizzazione di -7 per il Taranto) terminando la stagione faticosamente; questa volta invece il merito è tutto di Liverani, del suo staff, dei giocatori e di chi non ha smesso di credere in loro. E allora oggi, come cinque anni fa, possiamo gridare fieramente: E' (ancora) Serie B!

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 19 maggio 2017 alle 11:00
Autore: Mattia Emili
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