Gli ultimi 180 minuti di campionato cadetto stanno per iniziare, le ultime due partite e poi tutto o quasi sarà scritto, sarà deciso; in alto la lotta playoff appesa a due sottili fili, con i soli Perugia e Cittadella che potrebbero tenere viva la questione, sempre ammesso che una delle prime tre faccia un passo falso; per la retrocessione, al netto di due squadre già scivolate in Lega Pro, la lotta è tutt'altro che chiusa, con ben sei squadre coinvolte. Un campionato, quello di quest'anno, di caratura non molto elevata, possiamo ammetterlo senza timori, ma comunque avvincente, sul quale però c’è la solita maledizione dello spezzatino: ovvero spezzettare letteralmente ogni giornata di campionato, spalmandola su più giorni possibile. 

Nell'arco di una stagione, se le partite che si giocano nei mesi iniziali (o comunque durante l'intervallo di tempo in cui ancora tutto può davvero succedere) sono diluite in tre giorni in fondo non è un grosso problema, difficilmente le squadre si mettono a fare i conti a settembre. Quello che fa storcere il naso però è la necessità palesata dalla Lega di ricercare anticipi e posticipi nell'ultimo mese di campionato, quando i punti pesano il doppio e quando i conti, anche se non lo ammette quasi nessuno, si fanno eccome. Non si tratta di tacciare questa o quella squadra di malafede, per carità, o di vedere il marcio anche dove probabilmente non c'è, non esiste cercare "il biscotto" a tutti i costi, ma è innegabile che una squadra che ancora cerca di raggiungere il proprio obiettivo possa trarre un beneficio, anche solo psicologico, nel sapere cosa hanno fatto le sue dirette concorrenti. Per una Lega che ha cercato di rendere il suo campionato avvincente fino all'ultimo, addirittura allargando il range delle squadre coinvolte nella lotta per centrare la promozione fino all'ottava posizione, far disputare soltanto l'ultimo turno in contemporanea, quando molto è già stato deciso, è un fatto piuttosto particolare. 

Non si possono certamente far giocare tutte le sfide sempre nello stesso momento, per una stagione intera, ma probabilmente sarebbe più opportuno cercare di fare in modo che nell'ultimo mese, quando le cose possono ancora cambiare e i verdetti potrebbero ancora essere riscritti, tutte le squadre vadano in campo lo stesso giorno alla stessa ora, per non inficiare gli sforzi e le fatiche di chi è ancora in lotta, per qualsiasi obiettivo. 

Oppure, in maniera più semplice e come già successo in passato, far giocare alla stessa ora le squadre coinvolte per gli stessi obiettivi. Tanto più che questo, per il penultimo turno di campionato, poteva essere fatto. C’è un Novara Entella che non farà certo palpitare i cuori dei tifosi. E perché allora non pensare a quella partita come posticipo?

Forse è chiedere troppo, in una Lega che non è riuscita, ancora una volta, ad eleggere il proprio presidente…

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 10 maggio 2017 alle 13:00
Autore: Marina Ferretti
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