A due mesi dalla partenza, tante novità messe in campo, tra cui la campagna abbonamenti.

"Siamo partiti con tantissime iniziative volute dal presidente Bandecchi. Io ho cercato di attuare tutte le sue proposte; lo stiamo facendo abbastanza velocemente e concretamente. Negli ultimi quattro mesi sono una sfilata di cose, per la città, per i tifosi e per la Ternana stessa tra strutture, iniziative, kit per i neonati, abbonamenti, convitto per i ragazzi, campi in erba sintetica e poi pochi giorni fa ci siamo iscritti al bando per acquisire un centro sportivo qui in città per farlo nostro per il settore giovanile".

Tutto per i giovani? "Si, questo è il segnale di ciò che ha sempre detto e voluto il nostro presidente, ovvero radicarsi sul territorio; lavorare a 360° non solo sulla prima squadra ma su tutto quello che è Ternana. Ovviamente tutto viene ingrandito o diminuito dai risultati che avvengono la domenica sul terreno di gioco".

Un investimento all'inglese

Tagliavento afferma: "Noi crediamo che per raggiungere certi obiettivi abbiamo bisogno di tutte le componenti: società, tifosi, istituzioni e una città intera perché solamente uniti si può fare squadra. E una squadra rispetto a un gruppo ottiene risultati".

Sull’iniziativa dei kit per i bebè l’ex arbitro internazionale ha detto: "Pensavamo fosse un'iniziativa in grado di entusiasmare ma non  pensavamo così tanto. Ci sono state tante richieste ed è un'iniziativa che abbiamo fatto con il cuore, proposta, sono sincero, e voluta dai tifosi e che il presidente ha fatto sua, ed è partita bene il 1° giugno".

Parliamo della Ternana femminile, iniziativa virtuosa, dopo il Mondiale di Calcio: "Questa è un'altra cosa voluta dal presidente, che era già pronto per partire negli anni scorsi, come idea, e che finalmente  quest'anno siamo riuscita ad attuare. Abbiamo creato questa squadra di calcio a 11 femminile, vi ribadisco che avevamo già il settore giovanile. Tanto che in questo gruppo facevamo parte del nostro settore giovanile, che siamo riusciti a portare in prima squadra. Dando loro gli stessi strumenti che ha a disposizione la prima squadra, ed è un progetto che vogliamo far partire nel miglior modo possibile”. 

Sul versante del Rugby: “Questi ragazzi ci hanno proposto una idea, e io ho sempre visto questa disciplina quale valore aggiunto, in ambito sportivo. Hanno alcune dinamiche lontane, ancora, dal mondo calcistico, come il fair play, il loro modo di vedere lo Sport. Questi ragazzi giocheranno con il badge e i colori della Ternana, e insieme condivideremo iniziative per fare qualcosa, per lo Sport, di veramente importante”.

Che rapporto avete, con l’amministrazione della città?

“Anche in questo caso c’è una buona collaborazione, sempre seguendo le regole, quelle che sono le linee-guida della regolarità delle cose: gli investimenti sul territorio sono bene accetti e si lavora, tutti quanti assieme, per dare qualcosa a questa città di positivo. Tutto questo in un momento di difficoltà per le vicende della cassa integrazione di un’azienda”.

Che effetto fa, per tutti, vedere la squadra scendere in campo in mezzo a 12000-13000 presenze?

“Ho un excursus da quando ero bambino, e l’ho visto ancora più pieno. E’ qualcosa da rappresentante della società, di emozionante, oltreché da tifoso: mi dà un’immensa gioia. Sento anche il peso della responsabilità, di questo mio ruolo. Diciamo che sono un po’ combattutto tra il grande piacere e la responsabilità, e la domenica, in campo, la vivo in maniera molto, molto pesante, insomma. Quei 90 minuti mi sembrano essere giorni”.

Sezione: Focus / Data: Gio 19 settembre 2019 alle 18:28
Autore: Ternananews Redazione
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