Il millennio in cui viviamo si era aperto per i tifosi rossoverdi con uno dei periodi probabilmente più fulgidi degli ultimi quaranta anni, per via di una gestione societaria all’insegna della programmazione seria e dell’ambizione. Infatti solo tre anni prima al vertice societario era arrivato l’Ing. Agarini che aveva portato solidità economica e volontà di fare bene, con l’obiettivo dichiarato di riportare, dopo tanti anni, la Ternana in serie A.
Purtroppo poi le cose non andarono in quella direzione e a causa di problemi intercorsi nel tempo, subentrò la gestione della famiglia Longarini, che sarebbe durata dodici lunghi anni, con pochi alti e moltissimi bassi, con la conseguenza di allontanare la maggior parte della tifoseria rossoverde dalle sorti della squadra.
E’ proprio a cavallo di queste due realtà che arriva a vestire la maglia della Ternana un giovane calciatore che ha lasciato un ottimo ricordo nella memoria dei tifosi per il suo modo di stare in campo, caratterizzato da piedi buoni e dai suoi “quattro polmoni”. Il suo nome è Romeo Papini.
Papini nasce a Roma il 21-03-1983 e cresce nelle giovanili della società romana del Tor di Quinto, nel ruolo di centrocampista. Arriva in rossoverde quindi giovanissimo, nell’estate del 1999, con la prospettiva di andare a far parte del settore giovanile, che in quegli anni stava avendo uno sviluppo determinante, e di arrivare successivamente in prima squadra. Fu proprio al suo terzo anno in rossoverde che fece l’esordio in prima squadra, con Mister Tobia, ma quella rimase la sua unica apparizione in campo con le Fere. Dopo due stagioni con la maglia rossoverde della prima squadra, Papini viene mandato in prestito, a “farsi le ossa” in serie C, a Legnano prima e a Pavia poi, quindi farà ritorno alla Ternana, nella stagione probabilmente più disgraziata, quella della retrocessione in serie C1. Poi ancora un trasferimento in prestito, questa volta al Pescara in serie B, e successivamente di nuovo un ritorno in maglia rossoverde, a combattere sui campi della serie C.
Rimarrà per due stagioni per poi lasciare per sempre la maglia delle “Fere” e proseguire una lunga carriera tra serie B e C, che lo porterà a vestire maglie prestigiose, come quelle di Grosseto, Spezia, Lecce e Pistoiese.
Oggi Papini è ancora in attività e in questa stagione veste la maglia dello Spoleto in Eccellenza Regionale.

1) Chi era il bambino Romeo?

Ero un bambino tranquillo, con una famiglia nella quale c’era una grande passione per il calcio e che mi è stata quindi trasmessa.

2) Come e dove ha iniziato a dare calci ad un pallone?

Ho iniziato nella strada con gli amici: a quei tempi sicuramente la migliore scuola possibile. Poi ho iniziato a giocare nella squadra del mio paese, Rignano Flaminio, e quindi sono andato nella società dilettantistica del Tor di Quinto, prima di arrivare a vestire la maglia rossoverde.

3) Arriva alla Ternana nell’estate del 1999, acquistato appunto dalla formazione dilettantistica del Tor di Quinto. Chi è stato l’artefice di questo suo trasferimento?

Sono arrivato a Terni grazie ad Omero Andreani, dopo un provino che avevo fatto e dove evidentemente mi ero fatto notare.

4) Ricorda il suo esordio in rossoverde, e di conseguenza in serie B (Reggina-Ternana 2-0, il 23-12-2001), con Mister Tobia in panchina, quando subentrò nei minuti finali della partita a D’Aversa?

L’esordio lo ricordo come fosse ora! E come potrei dimenticare quelle 20 mila persone sugli spalti dello stadio “Granillo” che incitavano la propria squadra? Un’atmosfera incredibile per un ragazzo di appena 18 anni.

5) L’anno successivo, con Mister Beretta, lei farà parte della rosa della squadra ma non riuscirà mai a scendere in campo. Quanta delusione per il giovane Papini?

Ricordo bene la mia delusione nell’ultima partita di campionato (Ternana-Vicenza 1-1, il 07-06-2003) quando Mister Beretta, pur essendo la Ternana ormai tranquilla in classifica, non mi fece giocare.
Il mister si stava giocando il rinnovo del contratto e probabilmente non se la sentì di mettere in campo un giovane con poca esperienza come il sottoscritto.

6) Poi verrà mandato in prestito prima al Legnano, in C2, poi al Pavia, in C1. Ci fu delusione per questa scelta della Società, oppure pensò che sarebbe stata comunque un’occasione per “farsi le ossa” in categorie inferiori?

Fui molto contento di andare a fare esperienza, perché effettivamente era quello che mi serviva in quel momento.
Soprattutto la stagione di Pavia fu meravigliosa, e mi servì veramente ai fini dell’esperienza, anche se purtroppo perdemmo la finale playoff per la serie B a Mantova.

7) Nell’estate del 2005 fa ritorno in casacca rossoverde per essere finalmente titolare quasi costantemente. Purtroppo però al termine del campionato arriverà la retrocessione in serie C1. Che stagione fu quella per Papini?

Fu una stagione veramente difficile per la squadra e la delusione per la retrocessione fu grandissima, sia per noi calciatori che per tutto l’ambiente rossoverde. Personalmente però, devo dire che giocai una discreta stagione e, anche in questo caso, mi servì molto come esperienza di crescita personale.

8) In quel campionato lei realizza il suo primo goal in maglia rossoverde (Ternana-Bologna 1-1, il 23-04-2006). Ricorda le emozioni provate in quel frangente?

Il gol al Bologna di Pagliuca fu per me una grandissima soddisfazione. Peccato solo che la partita finì in pareggio e quindi il goal non servì per portare a casa i tre punti, come avremmo voluto.

9) Nella stagione successiva lei rimarrà in serie B trasferendosi con la formula del prestito al Pescara. Una sua scelta o della Società?

Lo decidemmo insieme alla Società, visto che avevo avuto qualche richiesta in cadetteria.

10) Al termine di quel campionato ancora un ritorno in rossoverde. Nel frattempo la Ternana era scesa, come abbiamo visto, in serie C1. Un ritorno il suo, voluto o “subito”?

Decisi di tornare a Terni, anche se avevo una richiesta molto pressante del Padova. Mi volevano a tutti i costi ma io decisi di tornare a vestire la casacca rossoverde.

11) Tecnico di quella Ternana era Mister Giorgini. Che tipo di allenatore era per il calciatore Papini?

Giorgini era un allenatore molto alla mano, con il quale era facile andarci d’accordo. Di lui ricordo il suo simpatico dialetto abruzzese, che a volte gli permetteva di sdrammatizzare i momenti difficili.
Credo che avesse anche delle buone idee di gioco.

12) In quella stagione lei realizza anche il suo secondo goal in maglia rossoverde (Ternana-Paganese 2-1, il 30-03-2008). Anche in questo caso, che ricordi ha di quella giornata?

Aldilà della soddisfazione personale, quel gol con la Paganese fu importantissimo in quel momento della stagione per la squadra, dato che ci permise di guardare con maggiore ottimismo al futuro di quella stagione. Con il senno di poi, proprio quei tre punti ci consentirono di uscire dalla zona pericolosa dei play-out.

13) Campionato 2008-09, si inizia con Mister Giorgini, sostituito all’undicesima giornata da Mister Baldassarri. Lei titolare praticamente inamovibile ma con una Ternana che si salva solo nelle ultime giornate, per un solo punto di differenza. Insomma, un campionato ancora una volta sofferto. Che ne pensa?

Quella stagione fu particolarmente difficile anche se la squadra, secondo me, era ottima. Purtroppo il clima intorno alla Società era ai minimi termini ed ogni minimo problema influiva sulla serenità della squadra.
Riuscimmo alla fine a salvare la faccia ma secondo me potevamo fare molto meglio quell’anno.

14) Dopo quella sofferta stagione lei lascia definitivamente la Ternana per tornare in serie B, questa volta con il Grosseto. Immagino che ci fu soddisfazione da parte sua.

In quel momento, tornare in serie B era quello che più desideravo. Venivo da due anni di C in cui, a livello personale, avevo dato molto e quindi fu un opportunità che sinceramente decisi di prendere al volo.

15) Con la maglia rossoverde lei ha giocato i derby con Perugia (Ternana-Perugia 0-1, il 19-10-2008) e Foligno (Ternana-Foligno 2-1, il 16-03-2008; Ternana-Foligno 0-0, il 29-09-2008, Foligno-Ternana 1-0, il 15-02-2009). Ricorda l’aria che si respirava nell’ambiente del tifo rossoverde per queste attesissime partite?

C’era sempre una tensione molto particolare quando c’erano i derby, visto che i tifosi ternani sono molto appassionati e li sentivano tantissimo. La squadra sapeva questo e noi calciatori cercavamo sempre di preparare tutto nei minimi dettagli. Io poi, essendo cresciuto nel settore giovanile, li sentivo veramente molto.

16) Nella sua militanza con la Ternana lei ha avuto due presidenti, o meglio due “patron”: Agarini prima e Longarini poi. Quali le differenze tra le due gestioni?

Devo affermare che entrambe le famiglie hanno investito molto nella gestione societaria della Ternana, e in nessuno dei due casi ci hanno fatto mai mancare niente. Personalmente non posso lamentarmi assolutamente di nulla.
Per quanto riguarda poi gli aspetti organizzativi della Società, posso dire tranquillamente, avendo giocato anche in molte altre squadre, che la Ternana è da sempre una vera e propria isola felice.

17) Quale è il ricordo più bello della sua esperienza in casacca rossoverde? Ed il più brutto?

Il ricordo più bello è senza ombra di dubbio l’esordio in serie B e in prima squadra con questa maglia. Invece di ricordi brutti onestamente non ne ho perché, a prescindere dai risultati del campo, il fatto di giocare nella prima squadra di una città dopo aver fatto tanto settore giovanile l’ho sempre considerato come un qualcosa di speciale.

18) Con chi instaurò, tra i suoi ex-compagni, le amicizie più importanti nei suoi anni a Terni?

In quegli anni ho conosciuto tanti ragazzi ai quali sono rimasto legato e che ancora sento e vedo, però se devo fare due nomi, senza ombra di dubbio, faccio quelli di Alessandro Frara e Antonio Cardona, con i quali ho ancora un rapporto quasi giornaliero.

19) Ligabue nella sua canzone “Una vita da mediano” descrive quel ruolo con queste parole: “a recuperar palloni, a coprire certe zone, a giocare generosi, da chi segna sempre poco, che il pallone devi darlo a chi finalizza il gioco, ecc.”. Essendo lei un giocatore di qualità e soprattutto quantità, che in mezzo al campo non si risparmiava di certo, ci si riconosce in queste parole?

Si, è una canzone che ha raffigurato un pò il mio modo di giocare, perché il mediano comunemente non è un giocatore molto appariscente in campo. Però io sono sempre stato dell’opinione che nella vita, come anche nel calcio, conta soprattutto la sostanza.
Per quanto riguarda poi i miei goal, alla fin fine, in carriera non ne ho fatti molti, ma quei pochi che ho fatto non sono stati mai banali, quindi mi tengo questo dato statistico come una grande soddisfazione personale.

20) Nei suoi anni con la maglia delle Fere, quale è stato l’avversario più “rognoso” che ha avuto, quello che le ha creato veramente dei grattacapi in campo? E perché?

Ricordo con piacere le sfide contro Fabio Gatti nei derby col Perugia al tempo della primavera. Le ricordo soprattutto perché abbiamo quasi sempre vinto noi, però era sempre difficile giocare contro di lui.

21) Quali erano i suoi passatempi una volta uscito dal campo?

I miei passatempi erano, e sono tuttora, la mia famiglia e gli amici. Anche perché a Terni ho moltissimi amici.

22) Che rapporto ha oggi Papini con Terni e con la tifoseria rossoverde?

Terni è una città a misura d’uomo, dove si vive molto bene, e mi piace frequentare il centro, cosa che faccio abitualmente.

Per quanto riguarda la Ternana sono sempre rimasto un tifoso delle Fere e quando posso cerco di vedere le partite in internet, o comunque vado a vedere subito il risultato.
Spero con tutto il cuore che la Ternana possa risalire subito nella categoria che più appartiene alla città ed ai suoi tifosi.

 

La carriera di Papini in rossoverde:

1999-’00 (Allievi Regionali):Presenze in campionato:?,
Goal realizzati: ?

2000-’01 (Allievi Nazionali):Presenze in campionato:?,
Goal realizzati: ?

2001-’02(“Primavera” e Serie B):
Presenze in campionato:1,Goal realizzati: 0 Presenze in Coppa Italia: 0, Goal realizzati: 0

2002-’03(Serie B):Presenze in campionato:0,Goal realizzati:0 Presenze in Coppa Italia: 0, Goal realizzati: 0

2005-’06(Serie B):Presenze in campionato:28,Goal realizzati:1 Presenze in Coppa Italia: 2, Goal realizzati: 0

2007-’08(Serie C1):Presenze in campionato:25,Goal realizzati:1 Presenze in Coppa Italia: 2, Goal realizzati: 0

2008-’09(Serie C1):Presenze in campionato:30,Goal realizzati:0 Presenze in Coppa Italia: 2, Goal realizzati: 0

La carriera di Romeo Papini:

199?-‘99: Tor di Quinto (1° Cat. Lazio)(Presenze: 29; goal: 10)
1999-‘01: Ternana (giovanili)
2001-‘03: Ternana (serie B) (Presenze: 1; goal: 0)
2003-‘04: Legnano (serie C2) (Presenze: 30; goal: 0)
2004-‘05: Pavia (serie C1) (Presenze: 32; goal: 1)
2005-‘06: Ternana (serie B) (Presenze: 28; goal: 1)
2006-‘07: Pescara (serie B) (Presenze: 25; goal: 0)
2007-‘09: Ternana (serie C1) (Presenze: 55; goal: 1)
2009-‘11: Grosseto (serie B) (Presenze: 30; goal: 0)
2011-‘12: Spezia (serie C1) (Presenze: 12; goal: 1)
2012-‘13: Carpi (serie C1) (Presenze: 15; goal: 1)
2013-‘16: Lecce (serie C1) (Presenze: 87; goal: 10)
2016-‘17: Matera (serie C1) (Presenze: 0; goal: 0)
2017-‘18: Pistoiese (serie C1) (Presenze: 19; goal: 0)
2018-‘19: Spoleto (Eccellenza Umbra) (Presenze: -; goal: -)

Marco Barcarotti

(intervista realizzata nell’Agosto 2018)

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Sezione: Focus / Data: Sab 23 marzo 2019 alle 19:00
Autore: Ternananews Redazione
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