La Ternana deve per forza di cose migliorare la sua classifica, al momento ferma alla media di 1 punto a partita. La stessa di Carbone un anno, anche se di mezzo ci sono tanti "se" e tanti "ma". Innanzitutto la squadra, punti persi per strada a parte, gioca bene ed è innegabile, così come è innegabile che ha riacceso l'entusiasmo della tifoseria, grazie anche a una società presente molto più (eufemismo) di quanto non sia mai stata la famiglia Longarini.

 

La Ternana di Pochesci gioca, segna, tira in porta, infiamma il pubblico. Purtroppo prende anche tanti gol, decisamente troppi. Ma ora deve cominciare a vincere in trasferta. Dieci punti su dodici sono arrivati al Liberati, dove la Ternana ha giocato fin qui 7 delle 12 partite totali. Le ultime due, Ascoli e Carpi, hanno regalato due pareggi contro due squadre (modeste) che saranno dirette concorrenti per la salvezza. A Frosinone invece la Ternana ha giocato a viso aperto: ha perso ma poteva vincere (l'occasione di Candellone). Una metamorfosi strana rispetto a quanto ci si aspetterebbe: accorta fuori, all'arrembaggio in casa.

Invece nelle ultime due gare casalinghe la Ternana ha scelto di attaccare con raziocinio, avrebbe meritato la vittoria in entrambe le circostanze ma alla fine ha saputo non perdere e col Carpi addirittura non prendere gol (era successo solo nell'1-0 con il Cesena). Si poteva rischiare di più? Forse. Ma con il Carpi ci si sono messi pure gli infortuni di Signorini e Montalto a limitare le scelte e complicare le cose. Ora l'acuto bisogna farlo al Tombolato perchè, se un insegnamento può arrivare dalla scorsa stagione, è che le vittorie fuori casa più tardi arrivano e peggio è.

Dopo un ottobre così cosi (pari a Cremona e in casa con Ascoli e Carpi, vittoria in casa con lo Spezia, sconfitta a Frosinone) a novembre la Ternana, dopo Cittadella, riceverà il Novara e andrà a Foggia. Poi...beh poi non si dice. Si sa, ma non si dice. E' ancora presto per pensarci, anche se in fondo ci pensiamo tutti sin dal giorno in cui sono usciti i calendari.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 03 novembre 2017 alle 00:00
Autore: Lorenzo Pulcioni
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