Questa Ternana costretta ad inseguire ora ogni volta che vince sembra che abbia fatto il suuo. Semplicemente il suo. E invece no. Perché se è vero che durante la stagione qualche punto in casa la squadra l’ha lasciato per strada, costringendosi a fare straordinari, quando gli straordinari vengono fatti è giusto sottolinearlo.

La Ternana ha giocato una partita autorevole e tatticamente ineccepibile (nel primo tempo) e una di cuore e di corsa nel secondo. C’è sempre una doppia Ternana in campo, ma queste due facce rossoverdi sono entrambe vincenti. E non sono vincenti a caso. Perché è vero che la Ternana realizza il gol del 2-1 su un rimpallo favorevole (ma ogni tanto la fortuna può anche aiutarci no?) ma i rossoverdi comunque una volta subito il gol dell’1-1 (ennesima disattenzione difensiva, più che bravura avversaria, al di là della buona trama di gioco) avevano avuto le loro occasioni da gol, in una partita che era diventata aperta. Sini di testa su angolo di Mammarella, Paghera ancora di testa sempre su cross di Mammarella, Ferrante su iniziativa individuale e conseguente parata di Di Gennaro, l’occasionissima innescata dal passaggio filtrante di Palumbo dove né Vantaggiato né Defendi erano riuscit a colpire il pallone. Troppo poco? Considerando che dopo c’è stato il gol del 2-1 (altra bella azione rossoverde) e poi il gol del 3-1 di Paghera? È vero che il Catanzaro sembrava più pericoloso ma dopo il gol ci ricordiamo un contropiede di Di Livio e un tiro di Favalli parato da Tozzo.

Ecco perché la Ternana ha meritato di vincere. Perché nel primo tempo ha giocato nettamente meglio (e avrebbe meritato un risultato più rotondo) nel secondo è stata più efficace e ha giocato con quella voglia di vincere, nonostante la pressione dei padroni di casa, che alla fine ha fatto la differenza.

Potrebbe essere molto meno banale di quello che sembra questa vittoria. Intanto rimani a -7 (nonostante il prestigioso successo della Reggina). Loro non mollano. Neanche noi. Vediamo a febbraio dopo lo scontro diretto cosa succede.

Poi vinci con più di un gol di scarto. Altra iniezione di fiducia, da non sottovalutare, per la Ternana una rarità. Vinci in un campo difficile, contro un’altra squadra costruita per vincere, che ha già cambiato allenatore e che era in risalita. Piena di ex che volevano farti la festa e invece sono tornati a casa tutti con una grande delusione.

Ultime tre considerazioni: oggi molto più che in altre volte i calci piazzati sono stati veramente pericolosi, pericolosissimi. Non è arrivato il gol solo per una questione di centimetri. I tiri sono arrivati eccome.

Oggi, la Ternana, con il 352, soprattutto nel primo tempo, ha scoperto di avere una valida alternativa al suo sistema preferito. Primo tempo tatticamente ineccepibile con un sacco di sovrapposizioni e inserimenti (soprattutto a sinistra) di grandissimo pregio e che andavano sfruttati meglio.

Oggi la Ternana ha segnato con due centrocampisti (e mezzo). Proprio qualche giorno fa dicevamo che poteva essere uno dei punti in cui la Ternana avrenne potuto migliorare per riprendere la Reggina. Palumbo, Paghera e Defendi hanno risposto presente. Il miglior modo di vincere le partite quando davanti gli attaccanti non hanno una giornata di grazia. Ecco perché questa vittoria è da incorniciare.

Da ora in avanti la Ternana sa che per rimontare la Reggina le deve vincere praticamente tutte. Bene, lo saprà fare. Basta guardare la classifica. Viviamo le prossime gare senza questo incubo, ci pensiamo durante le vacanze di Natale a fare i conti e le tabelle. Casertana, Cavese e Rieti (prima del girone di ritorno) con la coppa Italia nel mezzo. Poi guarderemo la classifica.

Ma la Ternana non deve avere paura di nulla. Deve solo credere in sé stessa.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 dicembre 2019 alle 18:08
Autore: Ternananews Redazione
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