Un passo indietro forse no, perché sapevamo che la partita contro lo Spezia sarebbe stata difficile e complicata. Forse non immaginavamo così. Un primo tempo passato (nella migliore delle ipotesi) a sbattere contro un muro bianco senza riuscire praticamente mai a tirare in porta. E quando lo Spezia ha accelerato la Ternana è sembrata soccombere. Quello che ha fatto la differenza, almeno a guardarla da fuori, è stata la fisicità. Stavolta gli avversari della Ternana arrivavano sempre prima, anche sulla seconda palla. Grande aggressione, grande dinamismo. E la Ternana alla lunga ha pagato.
Parliamoci chiaramente: non è che lo Spezia ha annichilito la Ternana. Ma è stato più forte, fisicamente. Più dinamico, più rapido.
A poco sono servite le contromosse di Gautieri che ha cercato di infittire gli spazi per rendere più difficile la manovra degli uomini di Di Carlo. Al tiro, nel primo tempo, ci sono arrivati, ma principalmente su calcio piazzato, dove la Ternana ha sofferto di più.
Ma quello che ha meravigliato di più è stata la mancanza di reazione. Non perché la Ternana non abbia voluto, ma proprio perché non ci è riuscita. E questo è il dato più preoccupante in vista del derby e di un calendario tutt'altro che semplice condito da una classifica ancora molto preoccupante.
I nuovi ci hanno messo quello che potevano, anche il nuovo allenatore ha fatto passare i suoi concetti, ma i limiti della Ternana, nonostante i cambi molteplici, sono rimasti sempre gli stessi. Oggi la Ternana non è stata mai pericolosa, non é riuscita praticamente mai a tirare se non a risultato acquisito e alla fine del secondo tempo. Questo è il dato su cui deve lavorare Gautieri.
Il calcio è un gioco complicato con tutte le sue sfumature, ma alla fine è semplice: vince chi segna di più. E per segnare bisogna tirare. Se non tiri non segni, se non segni non vinci.
Ben venga allora la voglia di Acquafresca di spaccare il mondo. O la voglia di sprintare di Palombi. Ma entrare sul 2-0 per gli altri è più semplice: peggio non puoi fare. Ma la Ternana per salvarsi deve tirare in porta. Deve reagire. Deve avere sangue, altrimenti diventa troppo dura. Le prossime sono gare da uomini veri, da gladiatori. Perugia, Bari e Verona.
La Ternana non deve scoraggiarsi, deve rimettersi in pista, subito. Mettere dentro tutta la rabbia accumulata in questi novanta minuti. La rabbia repressa e riversarla in campo. Per il derby esiste un solo risultato. Per la classifica e per i (recenti) risultati da ribaltare...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 febbraio 2017 alle 17:07
Autore: Redazione TernanaNews
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