Inutile stare a ricordare quanto sia importante la partita contro il Teramo per una Ternana che ha ingoiato tanti rospi durante questa sciagurata stagione, superfluo stare a rimarcare che, dopo la partita casalinga contro il Ravenna, quella contro il Teramo è la sfida che potrebbe salvare un campionato intero. Insomma, tutti siamo consapevoli di quanto conti la partita del Bonolis per le Fere, e non soltanto in termini di risultato finale, e proprio per questo capiamo a metà la scelta di limitare i tifosi ammessi alla trasferta. 

Non ci piace rinfacciare le situazioni, è un comportamento infantile, eppure ci chiediamo da un paio di giorni a questa parte come mai questa disparità di trattamento fra le due tifoserie rispetto al match d'andata, quello giocato a dicembre al Liberati. Quattro mesi or sono i supporters biancorossi hanno potuto usufruire di una trasferta libera, senza limitazioni imposte dal possesso o meno della Fidelity Card della società, quindi non comprendiamo come mai, a parti inverse, ai tifosi della Ternana sia stata imposta questa differente regola. Che il clima fra le tifoserie non sia dei più distesi è situazione nota, non c'è bisogno di nascondersi dietro un dito, e che non ci sia particolare simpatia reciproca anche, ma non è una rivalità nata a dicembre, e come potrebbe essere una gara a rischio oggi, sarebbe potuto esserlo un girone fa. Non capiamo, forse sbagliando, cosa possa essere cambiato rispetto a dicembre e come mai non sia stata utilizzata una sorta di reciprocità, anche considerando che i tifosi rossoverdi non si sono resi protagonisti di situazioni incresciose o comunque potenzialmente pericolose. 
Quanto meno, se proprio non si poteva far nulla per evitare di inserire limitazioni nella vendita dei tagliandi, che almeno si fosse comunicato per tempo e non due giorni prima della gara, per permettere a chi avesse voluto partecipare di organizzarsi e di valutare tutte le possibili soluzioni. Al di la di tutte le considerazioni su fidelizzati si, fidelizzati no, il danno ai rossoverdi è stato fatto, perchè si erano organizzati pullman e autobus poi cancellati per necessità, perchè per la Ternana stessa sarebbe stato bello avere al seguito un buon numero di tifosi per una partita tanto importante quanto sentita, perchè la questione di ordine pubblico non può e non deve prevaricare il rispetto per chi il gioco calcio lo vive e soprattutto lo fa vivere. 

Questa volta è andata così, come in altre due occasioni per questa stagione (Virtus Verona e Sambenedettese, ma almeno in questi casi c'era stato un certo anticipo nel comunicarlo) e, proprio perchè la partita è una di quelle che pesano il doppio e potrebbe cambiare parzialmente il volto alla stagione: Ternana, vinci per chi parte, vinci per chi resta!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 05 maggio 2019 alle 00:01
Autore: Marina Ferretti
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