Quella contro il Venezia è stata senza dubbio la peggior Ternana della stagione. Contro la squadra di Inzaghi le Fere hanno toccato il fondo. Nelle ultime tre partite sono arrivati 0 punti a fronte di ben 9 gol subiti (tre a partita) e solo tre reti realizzate. Un andamento a dir poco preoccupante dove nemmeno le scelte di Pochesci sembrano, almeno per il momento, funzionare. Il mister rossoverde ha fatto un passo indietro, come aveva dichiarato dopo la sconfitta di Bari, modificando almeno nel sistema di gioco l'assetto della squadra. Pronti via e subito un gol incassato. Primo tempo che la Ternana chiude già sotto di due gol. Le Fere non sembrano essere in campo. Tiri in porta non se ne contano (se non un paio assolutamente innocui), confusione ed errori sempre più evidenti, fino al minuto da vera Ternana che ha illuso un po’ tutti: Montalto e Varone hanno per un attimo fatto pensare al meglio, poi l'ennesimo errore (a difesa schierata su calcio d’angolo) che fa tornare tutti con i piedi per terra.

Si parla dell'entusiasmo che sembra essere svanito. Nel post partita la parola 'entusiasmo' è quella che più ricorre nella sala stampa. Certo, perdere non aiuta di certo a livello psicologico, ma oltre all'entusiasmo questa Ternana ha definitivamente rimarcato evidenti limiti tecnici e di attenzione. Troppi gol presi nei minuti iniziali, troppi errori di posizione e di attenzione. Per non parlare dell'attacco: un centravanti manca eccome. Nome o non nome li davanti manca una punta che sia concreta. Apprezzabile l'impegno profuso in campo da Finotto, Albadoro e Montalto andato ieri in rete, ma c'è bisogno di qualcosa in più anche per non vanificare il gioco offensivo di Pochesci. Un gioco che però ieri è venuto a mancare. Se a Chiavari la Ternana non aveva demeritato e a Bari gli episodi e gli errori avevano deciso la gara, ieri sono mancate le occasioni. Un passo indietro da parte della Ternana che ora ha l'occasione di rifarsi nel recupero contro il Brescia. Pochesci ha annunciato altri cambiamenti, ma anche il modificare troppo modulo e interpreti potrebbe riflettersi in negativo ad una squadra che, se dava segnali di aver acquisito una propria identità, ora sembra averla smarrita. Almeno per 90 minuti.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 02 ottobre 2017 alle 00:01
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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