Due mesi senza vittorie, sei sconfitte e tre pareggi nelle ultime nove partite giocate, alle quali va aggiunto anche il ko in Coppa Italia contro la Viterbese. Numeri da retrocessione per la Ternana che, giornata dopo giornata, ha visto la sua classifica peggiorare sempre di più. Un 2019 per il momento da dimenticare per le Fere che sarebbero ultime se il campionato fosse iniziato a gennaio.

La Ternana non riesce ad uscire dalla crisi nera, nonostante ci siano stati molti cambiamenti dall'inizio dell'anno. Via De Canio per Calori, e ora ecco Gallo. E' arrivato Leone come direttore sportivo, Bandecchi è più presente, ma tutto questo non è bastato per risollevare le sorti di una squadra senza gioco e senza anima.

Tre allenatori cambiati, ma gli errori commessi dalla squadra sono sempre gli stessi. Il gioco latita, e questo era prevedibile con i tanti cambi alla guida tecnica, ma manca anche la cattiveria, la voglia di imporsi, qualcuno che in campo si prenda la Ternana sulle spalle e provi a trascinarla. Mancano i leader, giocatori che caratterialmente possano fare la differenza. Una squadra senza anima quindi, che ora deve guardarsi dietro per non compromettere definitivamente una stagione per il momento da dimenticare.

La speranza chiaramente è l'ultima a morire, e noi, come tutti i tifosi, speriamo in una ripresa della squadra. Primo avversario il Monza di Berlusconi, squadra quotata ma in affanno. Potrebbe essere l'avversario più complicato, come allo stesso tempo quello più adatto per tornare a vincere e ritrovare quella serenità che tanto manca a una squadra ferita e incapace, almeno fino ad oggi, di reagire. Vincere aiuterebbe sicuramente a vincere ancora, ma la squadra deve sbloccarsi, deve tornare a conquistare i tre punti, altrimenti si rischia di finire nel baratro. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 27 febbraio 2019 alle 00:01
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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