E' fallito il tentativo diplomatico di Stefano Ranucci di ricompattare il fronte delle società di Serie B e arrivare a una soluzione condivisa per evitare il commissariamento della Lega. Addirittura nell'Assemblea di mercoledì a Milano, appena 12 società su 22 si sono presentate all'appuntamento (due in meno rispetto a quelle presenti nell'ultima riunione del 30 agosto dove si era sfiorato il quorum di 15).

Ha vinto Lotito e hanno vinto i club schierati con lui, tra cui il Palermo che chiede il rinvio ad personam delle partite in cui non può schierare i tanti nazionali che ha sparsi in giro per il mondo. E pazienza se la Ternana ha dovuto fare a meno di Plizzari a Salerno per l'impegno in Nazionale Under 19 senza protestare. Anche per questo si è battuta la Ternana: perchè senza un presidente e senza una governance è impossibile avere una Lega attiva e in grado di prendere decisioni per tracciare il futuro. Più che schierarsi al fianco di Corradino (presidente Spezia) o di un altro, la Ternana ha provato a evitare un impasse che durerà almeno fino al 31 dicembre prossimo, quando scadrà la reggenza di Mauro Balata, avvocato di 54 anni, designato dallo scorso Consiglio federale della FIGC come Commissario.

Ma se il 30 agosto mancava solo una società al quorum per l'elezione, mercoledì oltre agli assenti storici (Pescara, Salernitana, Novara, Carpi, Perugia, Foggia, Avellino e Palermo) non si sono presentate neppure Bari e Brescia che pure erano a Milano ma non hanno voluto unirsi all'Assemblea. Non oltre qualche mese, si augurano Ranucci e insieme a lui Ascoli, Cesena, Cittadella, Cremonese, Entella, Frosinone, Pro Vercelli, Parma, Spezia, Venezia ed Empoli, dovrebbe durare il commissariamento di Balata. Una soluzione accettata ob torto collo, in cambio della promessa di alcune modifiche tra cui l'articolo dello statuto che riguarda proprio il numero minimo di presenze necessarie per raggiungere il quorum per validare l'Assemblea.

Ma sul piatto ci sono naturalmente argomenti anche più urgenti: un presidente e quindi una governance con piene funzioni, la delibera per la modifica delle date di campionato del 24 e 31 dicembre, la rendicontazione (c'è chi sostiene con sarcasmo, ma nemmeno tanto, che ci vogliono due ragionieri per ogni calciatore), la regolamentazione degli steward e quella per le categorie protette, i criteri di assegnazione visto che non c'è più la Legge Melandri. Tutto rimandato per l'incapacità di mettersi d'accordo delle società della serie cadetta. L'attivismo in Lega della Ternana, quello visto in questa fase delicata, seppure per ora infruttuoso, è forse una novità per i tifosi rossoverdi. Non lo è per la proprietà targata Unicusano. Lo scorso anno in Lega Pro il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Calcio Servizi fu espressione proprio dell'allora società proprietaria del Fondi, e rispondeva proprio al nome di Stefano Ranucci.

Il commissariamento allunga i tempi dei lavori in Lega Serie B e complica decisamente il lavoro interno della nuova società rossoverde che vorrebbe invece dedicarsi a due punti fondamentali: il completamento del closing per il passaggio delle quote della famiglia Longarini e, come anticipato dal Messaggero, mettere la prima pietra del nuovo centro sportivo Ternanello. In questo momento la priorità è il closing definitivo è l'auspicio è di completarlo entro la fine dell'anno. Subito dopo si comincerà a pensare a Ternanello. Il patron Bandecchi ha dato esplicitamente input di seguire da vicino le vicende e analizzare le carte per arrivare nel giro di pochi mesi a poter arrivare a mettere la prima pietra. Al primo incontro con l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni Sandro Corradi è andato l'avvocato Massimo Proietti proprio perchè Ranucci era impegnato nel braccio di ferro in Lega. A questo si aggiunge l'annuncio della prossima, imminente, nuova sede societaria nel centro cittadino. L'agenda è piena e la strategia di Lotito, un tempo amico della (vecchia) Ternana, oggi complica le cose.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 15 settembre 2017 alle 00:01
Autore: Lorenzo Pulcioni
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