È la settimana che evidentemente aveva qualcosa di speciale nell’aria. Le imprese (riuscite e sfiorate) in Europa sono state un segnale: nulla è impossibile. E così dopo la vittoria pr 5-1 contro il Cittadella arriva la prima vittoria esterna del campionato, la prima volta che la Ternana riesce a vincere due gare consecutive, una delle rare volte in cui non prende gol (la quarta per la precisione, la seconda però festeggiata con la vittoria).
Bastava forse dare tempo a De Canio per ridare fiducia alla squadra, per capire come sfruttare al meglio i propri giocatori. Ora la Ternana è quadra e ha fiducia. Ha ingranato e ora non può permettersi di fermarsi perché ha perso troppo tempo prima e perché comunque dietro, gli avversari, non mollano.
Però intanto qualcosa si muove: intanto la squadra non è ultima in classifica. E questo è un segnale confortante più che per il morale che per la salvezza. Intanto diminuisce sensibilmente la distanza dal playout. E è invertito il trend. La Ternana è viva. Il calendario è terribile, ma la Ternana è viva. Vivissima. Ha ritrovato i suoi uomini chiave nel momento più difficile: Tremolada, Carretta, Defendi, Gasparetto, Signori. Discorso diverso va fatto per Paolucci, perché anche lui è tornato al top, ma non sappiamo se riuscirà a recuperare per la partita contro il Foggia (e per il derby, botta al collo per lui).
La Ternana schianta di autorità il Novara e lo inguaia (è a tre punti dalla retrocessione diretta), la Ternana diventa quadrata e consapevole, mentre altre sembrano sgonfiarsi pericolosamente, la Ternana che in alcuni casi diventa anche arrogante come Montalto che quando esce dal campo fa il segno di scrollarsi la polvere dalle spalle, come a dire: ci siamo tolti un problema di poco conto.
Questa mentalità, senza esagerare perché sempre in fondo della classifica siamo, deve aiutare i rossoverdi. A dargli nuove sicurezze. Arrivate anche dalla panchina, e non inteso come De Canio che ha i suoi grandi meriti in questa Primavera rossoverde. Prendete Valjent, Varone e Piovaccari. Entrati a risultato acquisito ma con la voglio come se fosse ancora 0-0, senza far segnare l’avversario e con la voglia di segnare ancora.
Dopo l’avvio terribile di De Canio (due partite in tre giorni, praticamente senza conoscere nulla con Bari e Venezia), la Ternana ha vinto 3 volte e pareggiato due. 7 partite 11 punti. Ne servono altrettanti, almeno, come minimo. Nelle prossime 7 partite almeno 11 punti (e ripetiamo che potrebbero non bastare): non è una mission impossibile. Si può fare. Con tre scontri diretti (Pro Vecelli, Pescara ed Avellino) un derby, Palermo e Foggia. Nelle ultime due ha segnato 8 gol e subito soltanto uno. Il vero grande passo falso è stato ad Ascoli, il suicidio collettivo. Ma c’è spazio per recuperare. Margine di errore pari a zero. Ma questa squadra ha ritrovato fiducia. Ed è il più grande passo in avanti che si poteva fare...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 aprile 2018 alle 17:08
Autore: Redazione TernanaNews
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