La Ternana non meritava di perdere. Contro una delle squadre più interessanti della B ha giocato meglio, ha subito soltanto due tiri in porta (di cui uno su un rigore più che dubbio) e ha rischiato più volte di pareggiare nonostante il doppio svantaggio, ha dimostrato di essere più che mai viva, oltre che sfortunata.
È il calcio: alle volte un gioco molto semplice da analizzare. Vince chi segna di più. Segnano gli attaccanti. E oggi - ancora una volta - Fabio Ceravolo ha dimostrato di essere un vero attaccante. Si è andato a procurare, furbescamente, il rigore (che ha segnato) e poi con una prodezza si è inventato il secondo gol. Alla Ternana non sono bastate le conclusioni velleitarie di Falletti e Ledesma nel primo tempo, più almeno 4 occasioni da gol importanti nel secondo per pareggiare la partita.
E forse l'analisi possiamo finirla qui. Perché per il resto la squadra ha giocato meglio, si è proposta meglio, ha avuto palle e personalità (pur con i propri errori), non si è buttata via come succedeva in passato. E questo è un grande merito di Liverani che ha liberato la testa dei suoi ragazzi.
Ora l'impresa salvezza rimane difficile ma con queste basi la salita è meno ripida. Non avremo Ceravolo per il rush finale, ma c'è uno spirito diverso. E la rabbia di non aver potuto portar via punti da Benevento la vedremo sicuramente in campo al Liberati contro la Salernitana.
La Ternana ha continuato ad essere una squadra viva, nonostante le mazzate di questi 90 minuti. Ha combattuto. E di questo Liverani deve essere contento, perché anche da una sconfitta si possono trarre delle indicazioni positive. La continuità c'è stata, bisogna continuare su questa strada. 
Liverani spinge sulle motivazioni, vuole una squadra ancora più aggressiva, ancora più feroce e non molla. Questa deve essere la sua squadra. L'unica possibile che può portare questi colori alla salvezza.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 04 aprile 2017 alle 22:49
Autore: Redazione TernanaNews
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