Tre partite sette punti: è un bottino ragguardevole per una squadra come la Ternana che alla vigilia di questi tre incontri era precipitata in una profonda crisi di gioco e di risultati.

Sono stati bravi i giocatori e i componenti dello staff tecnico a rinserrare le fila, a prender atto della delicata situazione ed evitare che la stessa potesse incancrenirsi. E lo hanno fatto in un periodo in cui c'era da rischiare l'osso del collo perchè affrontare, nell'ordine, Entella, Frosinone e Brescia poteva significare amplificare il malcontento, il clima di contestazione, però, fortunatamente non ha mai raggiunto livelli esasperati, se non si fossero raggiunti risultati apprezzabili sia sul piano del gioco che dei punti conquistati in classifica.

È chiaro, però, che guardando la classifica non si possa essere tranquilli e che il rendimento deve ancora migliorare, ma non si può nemmeno ignorare che di passi in avanti in appena 25 giorni ne sono stati fatti davvero tanti.

Un miglioramento che passa attraverso un rendimento più marcato nella fase difensiva, un solo gol subìto in tre partite, dove la crescita di Masi, di Germoni ed il rendimento costante di Zanon e Valjent hanno permesso alla squadra di guadagnare una saldezza difensiva degna di nota. E siamo certi che anche il contributo di Aresti sia stato determinante per il modo con cui l'ex pescarese sa stare in campo ovvero assistendo i suoi compagni con i continui suggerimenti e consigli. Un modo diverso di stare in porta rispetto a quello di Di Gennaro che, però, sul piano del rendimento, è bene sottolinearlo, non ha mai lasciato a desiderare. E' giovane e deve fare esperienza per completarsi.

Un miglioramento, però, si è registrato anche in avanti. La Ternana crea di più e, rispetto a qualche sabato fa, produce più occasioni da gol anche se ancora non riesce ad essere particolarmente cinica.

Ci vuole più cattiveria in zona gol, come continua a sottolineare lo stesso Carbone. L'aver trovato finalmente la giusta accoppiata là davanti, ma soprattutto l'aver scoperto, anche se tardivamente come confessato dallo stesso tecnico, le qualità di Palombi ha aperto nuovi orizzonti alla formazione rossoverde in zona gol. Tre reti in quattro partite ed un rigore guadagnato a Frosinone con il pallone che stava entrando in rete, sono la giusta sintesi del rendimento e delle qualità di questo giovane calciatore.

E se la difesa subisce meno gol e se l'attacco è piu prolifico è sicuramente il segnale di un equilibrio di squadra che finalmente Carbone ha trovato. Anche il centrocampo, infatti, sembra aver trovato il giusto equilibrio garantendo un filtro importantissimo per la buona riuscita della fase difensiva con la copertura delle fasce a protezione, quindi, dei due difensori esterni bassi.

Non è stato facile, non è stato semplice ma anche se qualche problema resta, ad esempio manca ancora qualche inserimento dei centrocampisti anche se con l'ingresso in campo di Palumbo, finalmente convintosi che per essere un giocatore di B doveva dare di più, la situazione è notevolmente migliorata.

Ora è lecito chiedersi cosa manchi alla squadra per fare ancora un saltino in avanti. Siamo dell'avviso che un risultato pieno in trasferta potrebbe aiutarla ulteriormente. Certo, non sembra essere Carpi il posto giusto per poterlo fare, ma nel calcio, come si sa, le sorprese sono dietro l'angolo. E, quindi, mai dire mai, anche se in Emilia la squadra sarà priva di Masi e Defendi, squalificati!

Sezione: Editoriale / Data: Mer 07 dicembre 2016 alle 09:17
Autore: Ivano Mari
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