Il pareggio  di Vibo Valentia ha destato nell' ambiente rossoverde qualche perplessità (forse eccessiva) legata sia all' ondivago andamento della partita disputata dalle Fere contro la squadra di Giacomino Modica, sia alle prospettive future della Ternana.

Non nascondo che nel corso del "racconto" della partita, effettuato come al solito su Radio Incontro, il sottoscritto si sia lasciato andare a qualche commento tutt'altro che benevolo (eufemismo) in ordine al non certo entusiamante gioco sviluppato nell' occasione dai ragazzi di Fabio Gallo; ma chi mi conosce e mi segue sa che amo interpretare il mio ruolo di "narratore" delle cose rossoverdi prima da tifoso e poi magari da giornalista (o presunto tale...).

Del resto, penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che contro i rossoblu di Modica le Fere abbiano disputato un primo tempo molto, ma molto al di sotto delle loro possibilità.

Poi però, rivedendo a mente fredda lo sviluppo della partita, bisogna dare atto che la reazione della Ternana nel corso del secondo tempo sia stata di sufficiente spessore.

Motivo per cui, alla fine il pareggio va accettato serenamente.

Certo, chi si aspettava l'ennesima vittoria in trasferta e una "passeggiata salutare" su di un campo notoriamente ostico per tutti come quello del Luigi Razza di Vibo Valentia, c'è rimasto male.

Come c'è rimasto male chi ha visto la Reggina di Mimmo Toscano allontanarsi in classifica di ben cinque lunghezze.

Compreso il Patron-Presidente Stefano Bandecchi che sembra si sia notevolmente incavolato per l'esito dell'incontro (così almeno riferiscono fondate voci di corridoio).

Però, gettando acqua sul fuoco delle polemiche (e questo contrariamente al mio costume), mi sento personalmente di dire al Presidente e a chi ha incassato male il pareggio contro la Vibonese, che non è la Ternana che deve vincere il campionato.

Del resto non è forse vero che è stato lo stesso "numero uno" ha dichiarare ripetutamente che per quest'anno si punta prima alla salvezza e, soltanto una volta raggiunta la quota sufficiente, a quello che può succedere dopo...?

Oppure non è così?

Certo è che l'investimento economico fatto dalla società rossoverde per l'attuale campionato non sembrerebbe giustificare un obiettivo così modesto come il "prima la salvezza...e poi si vedrà".

E la stessa rosa dei giocatori, sia come costo complessivo (il secondo dopo quello del Bari), sia soprattutto come valore dei singoli, fa pensare a tutto meno che ad un gruppo costruito per fare appena meglio dell'anno scorso.

Allora, provando ad uscire da questa strana forma di manierismo "farisaico", cominciamo col dire che l'obiettivo dei play-off deve essere il minimo sindacale per questa stagione.

E di questo ne devono essere consapevoli (e, in fondo, sono convinto che lo siano già perfettamente) sia i responsabili tecnici (allenatore e DS), che i giocatori.

E la stessa "incazzatura" di Stefano Bandecchi conseguente al pareggio di Vibo Valentia sta a testimoniare che lui stesso punta molto più in alto di quanto non abbia proclamato formalmente finora.

Quanto, invece, alle più o meno velate polemiche sulla conduzione tecnica di Fabio Gallo (si, perché ci sono state pure queste), al di là del fatto che la Ternana non abbia disputato una partita spumeggiante e che sia reduce da un momento non del tutto positivo sotto il profilo dei risultati (ma un pareggio in trasferta è sempre ben accetto), mi chiedo serenamente, ma fermamente, come possa essere messo in discussione un allenatore che sta viaggiando alla media di quasi 2 punti a partita, con una proiezione finale addirittura di 70/75 punti; ovviamente se mantenuto questo ritmo.

Si, è vero: la Ternana prende troppi gol e in maniera banale e nel contempo ne fa pochi, quantomeno con gli attaccanti.

Ma, visto che siamo appena alla dodicesima giornata di campionato, credo che ci sia ancora il tempo per cercare di mettere a punto il motore in maniera ottimale.

Sarà il caso pertanto di assumere un po' tutti un atteggiamento piu possibilista e moderatamente ottimista, perché l' attuale terzo posto in classifica in un campionato tosto come quello del girone meridionale della serie C è tutt'altro che disprezzabile; a maggior ragione con la possibilità di poter sfruttare al massimo i due prossimi turni casalinghi consecutivi contro formazioni sicuramente abbordabili, anche se non da sottovalutare (Picerno e Paganese).

Quindi, e in conclusione, basta con il discorso della salvezza il prima possibile.

E basta, almeno per il momento, con l'ambizioso sogno di una promozione diretta in serie B.

Dato il valore indubbio e conclamato di questa squadra, è più logico puntare ad un piazzamento che vada dal secondo al quarto posto in classifica, posizioni buone per evitare la prima fase dei play-off.

Solo a quel punto potremo a buon diritto dire... "e poi si vedrà" !

Sezione: Editoriale / Data: Mer 30 ottobre 2019 alle 20:30
Autore: Massimo Minciarelli
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