La Ternana era attesa ad una verifica probante. Dal presidente all’ultimo dei tifosi le chiedevano di tornare a vincere sul proprio terreno dopo il passaggio a vuoto con l’Avellino. La risposta di Fabio Gallo e dei suoi giocatori è stata confortante, addirittura fragorosa perché oltre a vincere le due partite di campionato contro Picerno e Paganese ci ha messo dentro il 4-1 sulla Fermana in Coppa Italia. Brava quindi. Meglio non avrebbe potuto.

Si dirà, ed è la verità, che in ogni caso la Reggina e con essa anche Bari e Monopoli, hanno tenuto botta, che la squadra di Toscano continua a dettare il ritmo forte dei cinque punti di vantaggio sui rossoverdi. Certo, la classifica questo dice. Ma la Ternana il suo lo sta facendo, forse anche oltre i pronostici, comunque ottimistici della vigilia.

Ma la Ternana oltre a vincere le ultime partite interne ha anche fatto un poderoso passo in avanti sul piano della manovra, della gestione della partita. E qui il merito dell’allenatore è indubitabile.

Gallo fin qui ha gestito il gruppo imponendo rotazioni costanti tanto da non mandare in campo la stessa formazione per due gare consecutive. Probabilmente lo avrebbe fatto contro la Paganese ma la squalifica di Paghera glielo ha impedito.

La rotazione ha garantito un livello di condizione fisica omogeneo, una partecipazione totale al progetto tattico, un coinvolgimento complessivo dei calciatori tanto da farli sentire tutti dentro il progetto, tutti parte integrante della squadra.

Tra Coppa e campionato, nell’ultima settimana Gallo ha utilizzato una ventina di giocatori, quasi tutti i componenti l’organico. E che risposta ha avuto? Totalmente positiva tanto da indurlo a sottolineare proprio questo aspetto nella conferenza stampa post Paganese.

La soddisfazione del tecnico dev’essere totale perché le ultime partite gli hanno riconsegnato anche i gol degli attaccanti, fondamentali per tenere il confronto con le altre grandi che possono contare su bomber di assoluta garanzia. Però tre gol in due partite di Ferrante sono tanta roba, le reti di Torromino e Partipilo in Coppa Italia e, più ancora, la rete di Marilungo che ha aperto il fortino della Paganese sono fatti che riconsegnano alla Ternana attaccanti tonici e motivati. E siccome la manovra di qualsiasi squadra viene dettata e nobilitata dalla capacità degli attaccanti di partecipare all’azione e di concluderla è evidente che il tecnico si frega le mani. E si spiega anche la grande esultanza al gol di Ferrante, quello che ha chiuso il conto con la squadra campana, frutto di movimenti provati tante volte in allenamento che hanno coinvolto Mammarella, Palumbo, Partipilo e Ferrante. L’esterno di difesa, il centrocampista , il trequartista per la rifinitura decisiva in favore del centravanti.

Tante annotazioni positive quindi per una squadra che quando riesce ad alzare il ritmo è difficile da contenere per la qualità che esprime nel palleggio e adesso anche nella fase realizzativa. Contro la Paganese avrebbe potuto segnare quattro o cinque gol che, probabilmente, avrebbero meglio fotografato il divario di giornata tra le due squadre. Ma ha chiuso con netto, perentorio e inattaccabile 2-0. Gol degli attaccanti e difesa inviolata. Proprio come piace a Gallo che alla fine ha svelato la richiesta del presidente: vincerle tutte fino alla fine del girone d’andata.

Difficile ma non impossibile per questa Ternana che però sbaglierebbe a caricarsi di responsabilità facendo tabelle. Meglio pensare al Teramo, prossimo avversario, e a come poterlo superare per allungare la serie e rendere ancor più importante la propria classifica. Al di la dei risultati degli altri perché i conti si fanno alla fine e qui siamo soltanto a un quarto dal cammino. Di uno splendido cammino.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 12 novembre 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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