Aveva cominciato con una sconfitta Calori, stessa sorte è toccata a Gallo. Ma con più di una differenza. Intanto tra l’una e l’altra è passato un mese che ha portato in dote la miseria di due punti soltanto e, giusto per non farsi mancare niente, anche l’eliminazione in Coppa Italia.

Altra differenza da rimarcare. Questa volta la Ternana almeno per un tempo ha giocato discretamente, ordinata, anche accorta e capace di crearsi un paio di buone palle gol, una delle quali mortificata dalla traversa. Poi ha regalato un gol (anche fortunoso) agli avversari ed è scomparsa dal campo segnalandosi, tra l’altro, anche con l’ennesimo rigore inutile concesso agli avversari quasi per toglierli da ogni imbarazzo.

Altra differenza da sottolineare nel dopo partita. Fabio Gallo ha parlato in modo chiaro, netto, aggiungendo alle questioni legate al carattere, alla corsa e via dicendo anche quelle tecniche. Insomma, il calcio è tornato al centro di un progetto che proprio su quello si fondava.

Purtroppo averne parlato come ha fatto il tecnico con estrema chiarezza, non ha alleviato le sofferenze di chi non riesce ancora a capacitarsi di come la stagione dei rossoverdi sia andata a rotoli. Perché vuol dire che il tecnico, giustamente, chiede ai suoi di tornare a giocare al calcio e di aggiungere carattere e personalità. La corsa, a mio avviso, sarà conseguenza di una testa che finalmente si sarà sbloccata.

Le questioni tecniche quindi perché la Ternana di quest’anno è stata costruita per giocare al calcio, palla a terra, con fraseggi rapidi. Da qui la mancanza anche di un attaccante fisicamente forte capace di regalare alternative di gioco. E soltanto attraverso il gioco la Ternana potrà sperare di rimettere in sesto il proprio campionato.

Gioco e carattere, personalità e qualità tecnica. Non sarà facile riproporre tutte in una volta queste qualità. Ma non c’è altra strada percorribile. Perché questa squadra non ha le caratteristiche per vincere le partite con il fisico, perché non può pensare di risolvere i propri problemi calciando lontano il pallone quasi fosse una palla di fuoco, tanto sembra scottare tra i piedi dei rossoverdi.

Personalità quindi che vol dire assumersi responsabilità, peraltro abbondantemente riconosciute, anche a livello economico, da una società che sta facendo di tutto per evitare di diventare la “maglia nera” nella storia del club con due retrocessioni consecutive.

Non sarà facile perché una squadra costruita per vincere di solito fa una gran fatica a calarsi in un ruolo diverso da quello preventivato e, tutto sommato, ricoperto nella prima parte della stagione. Per questo ormai si può parlare d’impresa. Gallo, con estrema fermezza, si è calato nel ruolo con una volontà raramente riscontrabile.

Può essere lui l’uomo giusto per risollevare le sorti della Ternana? C’è soltanto d’augurarselo. Ma avrà bisogno del sostegno totale della società e del diesse Leone e ancora di più avrà bisogno della disponibilità assoluta di un gruppo di giocatori che dovranno tornare ad essere una squadra. Lottando e soffrendo quanto necessario a partire dal recupero con il Rimini. Non conteranno le difficoltà del momento legate alle tante assenze. Conterà avere una risposta forte sul campo. E’ quello che si aspetta Fabio Gallo insieme ad un risultato positivo per frenare un crollo che non può e non deve essere irreversibile.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 18 febbraio 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
vedi letture
Print