La saggezza dei nostri padri ci insegna che chi vive sperando, muore penando... O peggio!
Ma la mia incrollabile fede rossoverde mi invita ancora (e nonostante tutto) a coltivare quella timidissima speranza di salvezza che ancora rimane matematicamente in piedi.
Certo, lo schiaffo di Carpi brucia ancora...
Tiro di Piovaccari, palo-palo...
Ripartono loro, goal!
Bisogna riconoscere che tra le tante disgrazie che hanno caratterizzato questo infausto campionato edizione 2017/2018 ci ha messo del suo anche la sfiga!
Ma sarebbe risibile prendersela con la Dea Bendata, perché, come è noto, la fortuna aiuta gli audaci e di audacia da parte dei nostri quest'anno se ne vista veramente tanto poca.
Basti pensare all’ignobile figuraccia di Ascoli, dove sicuramente la fortuna aveva girato dalla nostra parte, ma non è stata sufficiente ad evitare una sconfitta che ancora brucia in maniera incandescente!
Ma lasciamo perdere, che è meglio.
Tornando a noi, cosa bisognerebbe fare allora per rimanere agganciati a "Quel tram che si chiama Desiderio" (di salvezza)?
E avendo scomodato il celebre film del 1951 dall'omonimo, diretto da Elia Kazan, con protagonisti Vivien Leigh e Marlon Brando (ben 4 Premi Oscar), per assonanza mi viene da citare il celebre film intitolato "Mission Impossible", con la regia di Brian De Palma ed il grande Tom Cruise in prima linea...
Perché, in effetti, il solo pensare ad una salvezza più o meno diretta della Ternana mi fa pensare a un’impresa talmente ardua da apparire per l’appunto praticamente impossibile.
9 partite alla fine del campionato, ancora 27 punti a disposizione.
La matematica sicuramente ci conforta.
Ma è l'unico elemento ad incoraggiare i nostri cuori.
Perché per arrivare a quella fatidica quota di 48 punti, teoricamente sufficiente per centrare l’obiettivo della permanenza in serie B servirebbero 21 punti, ovvero 6 vittorie e 3 pareggi o, se preferite, 7 vittorie e 2 sconfitte...
E per una squadra che in 33 partite ne ha vinte solo 4... parlare di "Mission Impossible" equivale ad un autentico "periodo ipotetico del terzo tipo": quello dell'irrealtà!
Ma quella fede rossoverde alla quale facevo riferimento in apertura, continua a stuzzicare la nostra fantasia; e il nostro inguaribile ottimismo fa il resto...
Per cui cominciamo col battere sabato prossimo il Cittadella, squadra peraltro esperta in vittorie in trasferta... e sono tre.
Poi andiamo a vincere a Novara, cosa che in passato ci è riuscita spesso; e sono 6.
Naturalmente con il Foggia in casa sono altri tre punti. E arriviamo a 9.
Contro il Perugia al Renato Curi? Naturalmente vittoria. 12 punti in 4 partite.
Altri tre punti li facciamo con il Pescara in casa; e sono 15.
Poi a Parma e con il Palermo in casa possiamo anche permetterci di perderle tutte e due.
Ma è chiaro che dalla trasferta contro la Pro Vercelli e dall'ultimo incontro casalingo con l'Avellino - sicuramente due drammatici e decisivi scontri diretti - devono per forza saltare fuori i 6 punti rimanenti.
Ed ecco qua i 21 punti per la salvezza diretta!
"Poi ti svegli tutto sudato"...qualcuno mi dirà! 
Eppure voglio crederci, magari scomodando i "Corsi e ricorsi storici" di Vichiana memoria...
29 maggio 1977: avevo da poco iniziato la mia carriera di radiocronista con Radio Stereo Terni e quel giorno la Ternana perdendo per 2 a 1 a Varese era praticamente retrocessa in serie C a tre giornate dal termine del campionato.
Ma battendo poi l'Ascoli per 3 a 2, vincendo la domenica successiva a Catania per 1 a 0 e superando l'Avellino per 1 a 0 nell'ultima di campionato al Liberati (19 giugno 1977) con un gol di Pezzato al secondo minuto della ripresa, le Fere, allora allenate da Omero Andreani (subentrato a marzo a Cesare Maldini), riuscirono a centrare un'insperata salvezza all'ultimo tuffo.
Già: anche quest'anno Ternana - Avellino si giocherà all'ultima di campionato.
Chissà che non sia un segno... O un sogno!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 05 aprile 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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