E ora finalmente si inizia a fare sul serio!
Dopo tante chiacchiere, illazioni, notizie più o meno veritiere, entrate trionfali, dichiarazioni ed interviste colorite e via discorrendo, da domenica sera potremo cominciare a scoprire di che panni veste questa Unicusano Ternana (o Ternana Unicusano che dir si voglia) edizione 2017/2018.
Non è che la Coppa Italia rappresenti un test chissà quanto probante, ma il fatto di dover incontrare una squadra attrezzata e ambiziosa come il Trapani, peraltro reduce da un 6 a 0 rifilato nel primo turno alla Paganese (un undici però fin troppo giovane e rinnovato), ci permetterà di vedere all'opera i nostri nuovi baldi eroi contro una formazione che, se non è di categoria, poco ci manca.
E, di fatto, di curiosità ce n'è veramente tanta!
Mi aspetto pertanto un concorso di pubblico al Liberati degno dell'occasione, compatibilmente con il periodo estivo e con le temperature veramente roventi. Teniamo infatti conto che, a meno di sconvolgimenti meteorologici al momento non ipotizzabili, si giocherà con una temperatura non inferiore ai 30 gradi...
Nel frattempo, continuano le "grandi" manovre di mercato.
Di nomi se ne fanno tanti, di promesse altrettante, ma praticamente, a parte il giovane e promettente Ferretti, non è arrivato nessun altro.
Si continuano ad aspettare i tre o quattro giocatori di categoria in grado di poter far diventare questa squadra all'altezza degli ambiziosi programmi proclamati dalla dirigenza in sede di presentazione; ma intanto i cosiddetti top players (e neanche tanto) si accasano altrove... e i tempi cominciano a stringere.
Al punto che il sospetto che alla fine ci si dovrà accontentare di un qualche saldo di fine stagione e basta diventa sempre più concreto.
E si ritorna, perciò, al problema di sempre.
Anzi, per meglio dire, si ritorna alla "discussione" di sempre: 
riuscirà questa squadra allenata da un tecnico assolutamente digiuno di Cadetteria, composta da giocatori di terza serie, arricchita da due o tre elementi di categoria e da qualche giovane promettente, a reggere l'urto con la serie B?
A detta di molti tifosi questa Ternana potrebbe rappresentare la grande sorpresa in positivo del prossimo di serie B; meno ottimisti, invece, appaiono taluni osservatori a livello nazionale, che pongono la formazione rossoverde addirittura al terzultimo posto di un' ipotetica graduatoria di valore.
Vero però è che il campionato cadetto poi fa e disfa come gli pare... Quindi c'è da augurarsi che nel prosieguo della stagione questi "acuti" addetti ai lavori si possano rimangiare le loro infauste previsioni.
Al contrario in molti altri dei supporters delle Fere alberga lo scetticismo più profondo, convinti come sono che questa squadra, così come è messa attualmente, già a Natale sarà retrocessa in serie C...
È il bello del calcio!
In fondo non è forse vero che in Italia ci sono oltre 50 milioni di commissari tecnici...?
Io personalmente, se proprio devo la mia, facendo forza forza sui miei 41 anni di esperienza radiotelevisiva in chiave rossoverde e quindi sulla più che abbondante esperienza maturata, credo che, prima di dare un giudizio tecnico, sia necessario vedere all' opera questi ragazzi.
A tal proposito, mi sovviene che nell'ormai lontano 1972 nessuno alla vigilia del campionato si sarebbe mai sognato che la Ternana di Corrado Viciani, composta da giocatori di categoria, si, ma tutt'altro che di primissimo livello, avrebbe trionfato come poi fece nel campionato di serie B, precedendo squadre del calibro della Lazio di Chinaglia e del Palermo.
Mentre in tempi più recenti, ci fu una Ternana nella quale militava gente del calibro di D'Amico, Di Canio, Graziani, Torrisi, Ravot e Di Carlo, che invece finì col naufragare miseramente in un più che modesto campionato di C2...
Ed ancora, sempre in tempi più vicini, non si riuscì a vincere un campionato di serie B con una squadra imbottita di campioni (da Jimenez, a Zampagna e compagnia bella) dopo aver terminato il girone di andata con 16 punti di vantaggio su quella Fiorentina che poi (chissà come mai?) riuscì a procedere in extremis proprio le Fere.
Ma questa, mi direte, è un'altra storia...
Quindi, non escluderei a priori che la Ternana di Alessandro Pochesci, fatta come è di ragazzi che sicuramente avranno una voglia matta di non sciupare questa occasione più unica che rara che gli si è presentata (al pari del loro vulcanico allenatore), possa realmente diventare la mina vagante del prossimo campionato di serie B.
Anche se la logica e l'esperienza mi inducono a ritenere che per agganciare almeno i play-off in un campionato tosto al limite dell'impossibile come quello della Cadetteria ci vuole, ovvero ci vorrebbe, ben altro...
Ma, siccome sono anche un sognatore, mi piace accarezzare anche l' "illusione" di una squadra fatta di giocatori semisconosciuti, che poi improvvisamente diventi capace di volare fino al sole; nella speranza però di non fare poi la fine di Icaro...
In fondo non è forse vero quello che sosteneva Alphonse de Lamartine e cioè che "le gioie più grandi della vita sono le illusioni"...?
Voli pindarici a parte e tornando con i piedi ben piantati in terra, aspettiamo dunque l'esito di questo primo test probante della stagione per cominciare a vedere come funziona la macchina rossoverde targata Unicusano.
Personalmente non mi interessa tanto il risultato finale, quando il verificare come si muoveranno questi ragazzi secondo i dettami tattici loro imposti dal "rivoluzionario" Alessandro Pochesci.
E poi, sarà anche interessante vedere come questi "bardasci" sapranno reggere l'emozione dell' impatto con uno stadio importante come il Liberati e con la probabile presenza di qualche migliaio di spettatori.
E poi, parliamoci chiaro: un giocatore, se è bravo, lo vedi subito... al di là della preparazione approssimativa, del periodo e dell'avversario.
Quindi, ribadisco a chiare note la sensazione che in questo momento mi pervade e che penso di condividere con tantissimi tifosi della   amata Ternana: curiosità... curiosità... E poi tanta curiosità!
Nessun preconcetto, sia ben chiaro!
Solo chi non vuole il bene delle Fere in questo preciso momento si lascia andare a giudizi affrettati e, soprattutto, si diverte a seminare zizzania, alimentando devastanti spaccature tra la tifoseria, sul presupposto di essere l'unico depositario del "verbo rossoverde".
Cosa che, però, continua malauguratamente a verificarsi quasi tutti i giorni... Basta dare un'occhiata alle discussioni sui vari gruppi di tifosi ospitati dai social.
Prudenza, insomma!
Dimostriamo alla nuova proprietà che i tifosi ternani, oltre ad avere alle spalle una storia calcistica formidabile, sanno giudicare con oculatezza e con estrema razionalità e competenza le cose del calcio.
Ma, soprattutto, che ben difficilmente si lasciano prendere in giro...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 03 agosto 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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