Sembrerebbe che la Ternana, almeno per una volta, si stia muovendo in maniera intelligente in sede di calciomercato. 

Per carità, nulla di concreto finora (è ancora troppo presto); ma i nomi che girano sono quelli di giocatori sicuramente affidabili, gente di categoria, elementi magari privi di "nome", ma adatti al progetto che ha in testa Fabio Gallo. 

Del resto, abbiamo già duramente pagato sulla nostra pelle le follie di una campagna acquisti "stellare" soltanto in apparenza, ma rivelatasi poi semplicemente disastrosa. 

Quindi fanno bene Leone e Gallo a concentrare la loro attenzione soltanto su giocatori che possano veramente dare un contributo sostanzioso alla causa rossoverde. Quale che essa sia... 

Di nomi non ne faccio, lasciando il suggestivo compito a chi meglio di me riesce ad interpretare i movimenti di mercato di Via della Bardesca. 

Con un'unica eccezione però: 

Carlo Mammarella. 

A chi ha storto il naso sul presupposto che il giocatore abruzzese sia un po' là con gli anni (è un classe 1984), voglio ricordare un paio di questioni. 

La prima è che alla Ternana manca assolutamente un calciatore in grado di battere le punizioni, di tirare decentemente un calcio d'angolo e di crossare pericolosamente dalle fasce laterali, soprattutto da quella sinistra. 

E dell'ex giocatore di Lanciano e Pro Vercelli si può dire di tutto, meno che questo non sia il suo mestiere. 

La seconda è che nonostante l' "annite" Mammarella è tuttora un calciatore integro; e ce ne siamo potuti accorgere anche negli ultimi tempi, a parte il suo vizio di farci gol ogni qualvolta lo abbiamo incrociato... 

Problema risolto. Se di problema vogliamo parlare... 

Sembrerebbe inoltre che l' euforia da un lato e le polemiche dall'altra, scatenatesi dopo la straordinaria campagna abbonamenti, si siano finalmente quietate. 

Mossa astuta da parte della società o  clamorosa "fregnaccia" della stessa che sia (o che si rivelerà), resta comunque il fatto ineludibile che soltanto un rendimento ottimale della squadra potrà garantire una presenza massiccia di spettatori sugli spalti del Liberati. 

E su questo non ci piove! 

Semmai mi viene spontaneo da chiedermi (ma non conosco le eventuali problematiche di natura logistica) come mai non possa essere destinata ai futuri semplici "paganti" la Curva Ovest (magari con un  prezzo di ingresso agevolato), destinando alle sempre scarse tifoserie avversarie la curva San Martino, come del resto è sempre stato. 

Rigiro il quesito a chi di dovere... 

Sembrerebbe infine (ma forse è meglio togliere il dubitativo e il condizionale) che la passione che covata da tempo sotto la cenere a causa delle troppe disillusioni patite, stia piano piano riprendendo nuovo vigore. 

Parlo della passione per le Fere, naturalmente. 

L' evento storico dell' abbattimento del prezzo d' acquisto degli abbonamenti da un lato e, dall' altro, la linea finalmente "soft" adottata dalla società, sta restituendo al popolo rossoverde la voglia di provare a seguire con maggior partecipazione, anche emotiva, le Fere. 

A ben guardare, anche seguendo i social, parrebbe che la fazione degli "scettici ad oltranza" stia perdendo di consistenza, mentre aumenta la truppa dei "possibilisti". 

Certo, come già detto tutto dipenderà dal comportamento della squadra in campionato e prima ancora dagli esiti del calciomercato. 

Ma, intanto, si avverte sempre di più la voglia di Ternana, la curiosità e l'aspettativa di rivedere lo stadio pieno come ai bei tempi, il desiderio di riassaporare gli antichi trionfi, la voglia matta di vedere tornare le Fere "grandi", temute e rispettate. 

E non è poco, soprattutto dopo i recenti disastri... 

Insomma...sembrerebbe...

Ma il condizionale è d' obbligo!

Chiudo queste riflessioni con quest' ultima annotazione. 

Ma chi l'ha detto che sarebbe una iattura se la Ternana fosse inserita nel girone meridionale? 

A partire dalla prima promozione in B (1968), i rossoverdi per salire in cadetteria si sono sempre dovuti scontrare con formazioni del Sud, compreso l' ultimo, epico duello del 2012 contro il Taranto di quel simpaticone di mister Dionigi.. 

Perché, dunque, temere tanto il girone meridionale? 

Visto poi come è andata quest' anno al Centro-Nord ... 
 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 giugno 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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