Ora avremo tempo di fare i conti. Avremo tempo di rimpiangere quanti punti sono stati buttati via in questa maledetta stagione. Una stagione che si avvia al termine con una speranza piccolissima da coltivare in mezzo a un mare di rabbia. La voglia di urlare la propria frustrazione è enorme: di “obbligare” i protagonisti di questa annata sportivamente drammatica a prendersi le responsabilità di quanto successo quest’anno.

Come detto nelle scorse settimane i punti che sarebbero serviti per un finale migliore possono essere trovati OVUNQUE. Ecco perché nessuno può sottrarsi alle proprie responsabilità. Non ce n’è uno più degli altri (o meno degli altri): quel punto che oggi ti manca (anzi forse per meglio dire quei 3) per sperare con più convinzione possono essere ovunque.

A nulla serve la reazione tardiva della squadra, se non ad aumentare il rammarico.

Ora la Ternana non deve solo vincere le prossime due partite ma deve maledettamente GUFARE. Sì. La salvezza diretta intanto non si può più prendere: aritmeticamente impossibile. La Ternana non può mettere dietro di sé quattro squadre. In caso di arrivo (improbabilissimo) a pari punti multiplo la Ternana nella migliore delle ipotesi sarebbe quintultima: quindi playout.

La Ternana deve gufare perché se due fra Entella Ascoli e Avellino vincono la Ternana è retrocessa. Voi dite: mica è facile vincere rispettivamente con Frosinone, Pescara e Spezia. Vero ma è possibile… Quindi sarebbe tutto finito con 90 minuti di anticipo.

In caso contrario, quindi in caso di 6 punti la Ternana deve sperare che gli altri praticamente si fermino. Deve sperare che l’Entella con Frosinone e Novara faccia al massimo un pareggio (non due… negli scontri diretti è in svantaggio e in caso di arrivo a pari punti con più squadre sarebbe sempre retrocessa se l’Entella è nell’avulsa) e poi deve sperare che l’Avellino non vinca con lo Spezia: per poi batterlo nello scontro diretto.

Questa è la speranza della Ternana: la sportività dello Spezia di andare a fare punti ad Avellino. Tutto ruota intorno allo Spezia, perché anche il novara ha un brutto calendario e se dovesse perdere contro l’Entella e Perugia la Ternana sarebbe in questo caso avvantaggiata negli scontri diretti (e anche in caso di avulse).

Questi in linea di massima i conti: ci credete? Ci dobbiamo credere, per forza. Perché come dice il mister bisogna crederci finché la matematica non ci condanna. Ma obiettivamente la salvezza della Ternana, anzi il playout della Ternana è appeso a un filo. Ai risultati degli altri, anche clamorosi si volete. O comunque non facilmente pronosticabili.

La rabbia è tanta. La frustrazione ancora di più. Perché si è partiti con altre ambizioni e per strada per colpa di errori grossolani e presunzione si è perso ancora più tempo. In tutta sincerità abbiamo anche creduto (e crediamo ancora) nella buona fede degli attori di questo pessimo spettacolo, ma questo non mette “una pezza”, come si dice. Anzi: forse aumenta ancora di più il dispiacere perché è vero che nella vita si può sbagliare ma così tanti errori non possono che portarti fino a questo punto.

Nessuno escluso dicevamo. Con Bandecchi in testa perché le scelte sono le sue, come ha ripetuto più volte in una conferenza stampa a cuore aperto nel momento più difficile della stagione.

Non possiamo pretendere spese diverse da nessun presidente, ma la passione e la buona volontà non bastano. Servono competenze, serve lungimiranza, serve pazienza, serve esperienza. Alle volte anche fortuna. Serve capire il momento giusto, serve affidarsi alle persone giuste. Serve anzi sarebbe servito…

Abbiamo sperato a lungo che per miracolo questa situazione si potesse in qualche modo rimettere a posto, ma neanche De Canio è riuscito ad invertire la tendenza. Posto che – come detto – anche nel suo lavoro possiamo trovare quel punto che oggi non ci permette di essere fiduciosi, di sicuro se c’è uno meno colpevole è lui che ha ereditato una situazione praticamente compromessa. Aveva ridato speranza, una speranza che ora praticamente non c’è più.

Saremo anche troppo delusi e arrabbiati ora: ma questa stagione sembra paradossale. Vincere le prossime due non basterà. Ma ci manca pure che questi sei punti non arrivino… o che ci si senta sconfitti a prescindere.

Poi però, per favore: che si faccia tesoro dagli errori. La Ternana se come pare dovesse retrocedere, non è retrocede né per sfortuna né per gli arbitri…

Sezione: Editoriale / Data: Dom 06 maggio 2018 alle 08:45
Autore: Redazione TernanaNews
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