Finirà probabilmente in archivio come “calcio di luglio” ma la partita contro il Pontedera per la Ternana ha rappresentato un appuntamento importante. Se qelle di B sono alle prese con amichevoli e tornei estivi buoni più per fare il punto della situazione sul lavoro svolto, i rossoverdi hanno dovuto fare i conti anche con il risultato. Partire con il piede giusto è sempre buona cosa, per di più se lo si fa alla prima nel proprio stadio e dopo una retrocessione bruciante come quella dello scorso anno.

C’era tanta attesa nel mondo rossoverde per vedere all’opera questa nuova Ternana nata dalle ceneri della passata. A dimostrazione di questo gli oltre 2mila presenti al Liberati in una torrida domenica sera di fine luglio.

Temerari loro, stoici i giocatori privati inspiegabilmente del cooling break ignorato dall’arbitro e fiaccati da una preparazione mirata al campionato non certo alla Coppa Italia.

Nonostante tutto questo in campo qualcosa d’interessante si è visto. La condizione già buona di Lopez ha colpito tutti così come la spavalderia di Giraudo protagonista inaspettato. Applausi per loro ma anche per Vives che nonostante la carta d’identità non si è tirato indietro da un paio di generose corse in mezzo ad una partita di grande personalità.

La partita però non è stata facile. La Ternana è andata sotto al primo tiro nello specchio della porta del Pontedera ed ha pareggiato grazie ad una indecisione degli avversari e ad una furbata di Fazio. Poi ha fatto la partita ma non è bastato per regalarsi l’accesso al turno successivo con facilità. I rigori hanno fatto staccare il biglietto per Carpi ai rossoverdi che avranno così modo di testarsi con un avversario di categoria superiore alla terza partita stagionale.

Ma il match contro il Pontedera ha offerto anche altri spunti. Il primo nonché il più importante riguarda la rosa. I rossoverdi si sono presentati al fischio d’inizio con appena 15 elementi compreso Diakite in panchina, inizialmente nemmeno convocato. Rosa corta, se non cortissima. Prima di completarla c’è da capire in quale campionato giocherà la Ternana ma è chiaro che il lavoro del direttore sportivo Danilo Pagni non può dirsi concluso. Detto dei tifosi e del mercato c’è da registrare il ritorno allo stadio anche del patron Stefano Bandecchi che prima dell’inizio del riscaldamento della squadra ha voluto i ragazzi tutti a se per un breve incitamento. Questa volta a differenza dell’ultima al Liberati nessun coro contro la società o i suoi vertici. Anzi tanti applausi ai nuovi protagonisti in maglia rossoverde.

Anche questo un segnale del vento che sta cambiando. Il ripescaggio lo tramuterebbe in un vero e proprio ciclone di entusiasmo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 30 luglio 2018 alle 00:27
Autore: Alessandro Laureti
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