A Pesaro la Ternana ha avuto la conferma che il pane da mangiare in serie C è davvero duro, tanto da rischiare di lasciarci i molari. Proprio com’è successo nella prima uscita in campionato.

Partita giocata in attacco dal primo all’ultimo minuto ma soltanto 0-0 alla fine. Bravi loro a difendere il fortino, un po’ meno i nostri ad attaccare. Ma la variabile del giorno ha un nome e un cognome: Tomei, portiere della Vis Pesaro che si è inventato protagonista cancellando almeno tre palle gol clamorose ai rossoverdi.

Dettagli questi di una giornata che è servita comunque ad interrompere l’interminabile inattività della Ternana che si allena dal 14 luglio ma che in campo c’è andata pochissime volte. C’era bisogno di questa partita come c’era e c’è ancora bisogno di lottare nelle aule dei vari tribunali per cercare di far trionfare la giustizia: per se stessi e per il calcio italiano che non può continuare a vivere stagioni come quella attuale.

Partita utile dunque per ricominciare a “vivere”, utilissima per avere la conferma che questa Ternana è davvero una squadra forte, capace di prendere per il collo gli avversari e sbatterli al muro senza soluzione di continuità. Non è arrivato il risultato sperato e strameritato. Ma in fin dei conti non è la fine del mondo perché se la squadra continuerà a giocare con l’atteggiamento mostrato a Pesaro e migliorerà ulteriormente limando alcuni dettagli tecnici e crescendo nel ritmo partita, potrà ambire ragionevolmente al massimo risultato finale.

Dettagli, dicevamo. Come ad esempio la necessità di velocizzare ancor più la manovra di approccio all’area avversaria. Lo diceva De Canio in allenamento ai suoi: “Siamo forti e ci aspetteranno tutti arroccati in difesa per questo dovremo giocare velocemente e senza errori tecnici”. Ridurre il numero dei passaggi sbagliati (tanti cross andati a vuoto), velocizzare la manovra: uno o due tocchi altrimenti gli altri ti saltano addosso, impegnati in un pressing nella propria metà campo.

Poche volte la Ternana troverà squadre disposte a confrontarsi a viso aperto ma è inevitabile che sia così stante la forza dei rossoverdi, di un organico che nessun altro ha nel girone. De Canio nel finale ha cambiato per intero il trio d’attacco senza abbassarne la qualità. Chi può permettersi tanto? Per questo ritengo che la partita di Pesaro abbia fornito più certezze che dubbi e indicato che la strada intrapresa è quella giusta. Importante sarà mantenere l’umiltà e la voglia di lottare su ogni pallone messa in mostra domenica. Il resto verrà di conseguenza.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 ottobre 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
vedi letture
Print