"Cronache di poveri amanti", ovvero il celebre romanzo di Vasco Pratolini ambientato negli anni '20, dove l' autore fiorentino narra le  vicende private di alcuni personaggi, che si intrecciano con gli eventi drammatici che segnarono in quegli anni l' avvento del Fascismo.

Cito questo famoso testo perchè, in qualche modo, c'è assonanza con le vicende attuali dei tanti tifosi della Ternana che, al pari dei protagonisti del libro in questione, che vennero privati della libertà a causa dell' insorgere della dittatura, sono stati invece espropriati del loro "storico" amore per i colori rossoverdi non da una dittatura (ci mancherebbe altro!), bensì da una società totalmente avulsa dal contesto storico, sportivo, sociale e culturale della nostra città; e questo con la complicità di istituzioni locali  che, invece, si vantano  di essere in ottimi rapporti con la proprietà romano-marchigiana.

Ci sarebbero tante cose da dire in ordine al pessimo momento attraversato dalla Ternana nell' attuale campionato di Serie B, a cominciare dalle ennesime incomprensibili scelte adottate dalla società di Via Aleardi, l' ultima delle quali, illogica e provocatoria, è stata il prolungamento del contratto ad un allenatore-manager che sta "felicemente" pilotando la Ternana verso una retrocessione già annunciata all' indomani dell' esonero di Panucci.

Ma prima di pronunciare il definitivo "game over", prima di alzare definitivamente bandiera bianca di fronte alla cruda realtà dei fatti, prima di arrenderci davanti a chi sta distruggendo con metodo scientifico da 13 anni la passione sportiva dei Ternani e di Terni, proviamo a reagire in qualche modo!

E allora voglio trasferire in queste righe il messaggio accorato di uno dei tanti "poveri amanti" traditi dalla Ternana Calcio, l' amico Cristiano Muti, che pur risiedendo a Roma, vive anche lui sulla sua stessa pelle la brutalità sportiva di questo momento tremendo per la "Ternitudine" tutta.

Dunque, scrive testualmente Cristiano nel suo appassionato appello:

"Ci sono molti modi di essere "sotto attacco" e noi a Terni lo siamo, così come lo sono tutti i nostri simboli,culturali, occupazionali e sportivi.

La città non è amministrata come si dovrebbe, le relazioni umane non sono quasi più orientate alla solidarietà, sulla grande fabbrica batte la bandiera tedesca (ovvero, profitto senza scrupoli); ed anche la nostra squadra del cuore (per chi così la vive) viene stuprata da anni e anni da altri personaggi sempre in linea con le coordinate del profitto, del disinteresse e della distanza più totale dalla comunità.

Capita di vedere, in momenti "difficili", vessilli esposti ad unire le persone non solo simbolicamente.

Indipendentemente dai risultati, dalla posizione personale verso la situazione generale, dalla presenza o meno allo stadio e, soprattutto, da altre iniziative di protesta, con alcuni amici abbiamo pensato di  esporre i NOSTRI COLORI sulle finestre, sui balconi, nei negozi.

Un gesto semplice, economico e deciso, senza fronzoli per ricordare a NOI STESSI e agli "ALTRI" che le questioni e le società passano, ma la TERNANITA', l' identità e l' appartenenza devono restare, devono essere protette e difese.

Di solito una cosa del genere la si fa quando si vince...mentre noi proponiamo di farlo OGGI, senza un termine, senza una scadenza, con il desiderio di vedere quei colori ovunque, i colori della squadra, della città. Colori di TUTTI NOI.

Un' azione popolare, trasversale, senza padri, nè padrini, solo per ribadire che i Ternani ci sono ed amano la propria identità, soprattutto nei momenti più difficili, come lo è questo.

Un invito a sentirsi più uniti in un simbolo indistintamente patrimonio di una intera collettività, da proporsi a chi da anni sta infangando la nostra gloriosa storia sportiva, contenente un chiaro messaggio sottostante: noi non molleremo mai !

Non importa quanto la bandiera sia grande, piccola se sarà una maglia, una sciarpa, se allo stadio vai o non vai per mille sacrosanti motivi.

Tenere il proprio vessillo in bella mostra ci permetterà di continuare a fare le stesse cose di prima, come partecipare o non partecipare, contestare o non contestare.

In quello non cambia nulla, ma nell' orgoglio della città può cambiare tutto.

Un piccolo gesto per un grande effetto. Non costa nulla.

Quello che hai di rossoverde ESPONILO ORGOGLIOSAMENTE !
Facciamolo per noi, facciamolo TUTTI."

Grazie di questo Tuo appello Cristiano, a nome di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Ternana, tifosi e addetti ai lavori.

E' dunque necessario in questo momento fare fronte comune per far capire a chi detiene le sorti della Ternana Calcio, che essa rappresenta un patrimonio ESCLUSIVO di Terni e dei Ternani.

Di fronte alle continue "rappresentazioni", sportive e non, inscenate dal Palazzo in oltraggio alla nostra comunità, anche a mezzo dei suoi servitori, va data da tutti (e da noi operatori dell' informazione per primi) una risposta civile, ma ferma e chiara: la Ternana è dei Ternani! 

Questi colori non possono continuare ad essere infangati impudentemente come ormai avviene da troppo tempo. Ben venga allora anche l' iniziativa (purtroppo allo stato attuale isolata) assunta dal consigliere di minoranza Francesco Maria Ferranti di portare la questione all' attenzione del Consiglio Comunale, affinchè chi di dovere esca allo scoperto ed assuma finalmente una posizione nei confronti della società rossoverde, chiedendo almeno gli opportuni chiarimenti sugli obiettivi che la Ternana Calcio vuole coltivare ed ottenere con questa sua incomprensibile gestione.

Come deciso e chiaro è stato il messaggio di sdegno proferito dai ragazzi della Curva Nord.

Ma la parola definitiva spetta in ogni caso ai tifosi e agli sportivi ternani.

Perchè "quei colori magici...che ci fan venire i brividi" sono solo NOSTRI !

E allora cominciamo col colorare Terni di rossoverde, come è il sangue che ci scorre nelle vene !

Perchè la Ternana siamo noi !

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 17 novembre 2016 alle 00:01
Autore: Massimo Minciarelli
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