Povera Ternana mia come ti hanno ridotta...
Eri l'orgoglio, il vanto e l'onore di questa città ormai irrimediabilmente depressa;  rappresentavi l'espressione della passione genuina e assoluta di una comunità da sempre costretta a mordere il freno, condannata come era e come è tutt'ora a sopportare lo strapotere del capoluogo sulla propria pelle.
Ed ora, invece, dopo l'ennesima figuraccia rimediata questa volta contro la modesta Pro Vercelli, ti ritrovi praticamente in Lega Pro, addirittura con quasi 3 mesi di anticipo, senza speranze se non quelle coltivate solo da pochi inguaribili "romantici"...
In questo triste momento, dove purtroppo la rassegnazione la fa da padrona, mi tornano alla mente le decine e decine di migliaia di chilometri fatti in tutta Italia per raccontare le tue storie alle genti ternane, da Milano a Catania, da Trieste a Cagliari; sempre col cuore gonfio di orgoglio e con la sfrontatezza stampata in faccia di chi sa di rappresentare una storia gloriosa...
Perché essere tifosi della Ternana è una cosa diversa!
Perché questa passione che ci sgorga dal più profondo dell'anima è unica nel suo genere! Perché non ha eguali in tutto l'universo pallonaro!
Perché la Ternana e la Ternana e tutto il resto non conta!
Ma questa società che ormai ci perseguita da 14 anni non se n'è mai resa conto.
Per essa la Ternana non è mai stata un business, un affare da coltivare, un trampolino per altre alternative imprenditoriali, ma, al contrario, qualcosa di scomodo, qualcosa da dover sopportare per forza.
Ed ora, addirittura, stando a voci fondate maldestramente smentite, sta anche per diventare un pacco da spostare altrove, da mettere nelle mani di qualcun altro, a condizione però che questo "collo" retroceda in Lega Pro. 
Semplice merce di scambio!
Una società con un presidente ectoplasmatico, assente, al limite dell' arroganza (se non oltre) nelle sue poche dichiarazioni, peraltro scritte; un presidente che ha fatto dell'incomunicabilità la sua prima ed unica virtù.
Un presidente che, oltretutto, non ha esitato a riciclare soggetti che odiano ferocemente da sempre Terni e i ternani e che non hanno mai fatto niente per dimostrare il contrario. Gente, oltretutto, che orbita ancora nel microcosmo romano- marchigiano, per ammissione dello stesso "leader maximo".
E tutto questo con il beneplacito di una amministrazione comunale che non solo non si è mai interessata fattivamente della faccenda, ma che oltretutto ha sempre parlato di rapporti ottimi in essere con questa proprietà...
Per non parlare di una squadra fatta di giocatori ed ex giocatori che non conoscono il significato del termine grinta, combattività, spirito di gruppo; fatta di gente a fine carriera venuta magari a lucrare un ultimo ingaggio e di giovanotti acerbi, tutto fuorché attaccati alla maglia che indossano. Di professionisti che addirittura arrivano a litigare tra di loro, nel contesto di uno spogliatoio spaccato in più tronconi.
E tutto questo con la complicità della solita campagna acquisti isterica, contraddittoria, tecnicamente inconcepibile, portata avanti da dirigenti del tutto inadatti all' importante ruolo che devono ricoprire o, quantomeno, ancora privi della necessaria esperienza.
Una squadra condotta fino a domenica scorsa da un allenatore inadeguato per principio, troppo pieno di sé stesso per riconoscere i propri i clamorosi errori; incapace di imporre la sua personalità ad uno spogliatoio sinistramente spaccato in più tronconi.
Ed infatti puntuale è giunto l'esonero di Gautieri, a riprova dell'ennesima "perla" infilata dalla proprietà.
Quindi, ormai, l' "eroico" risultato è sotto gli occhi di tutti.
La Ternana è praticamente retrocessa. Appena ai primi di marzo!
È inutile sperare in clamorosi recuperi, in un miracolo di Fabio Liverani, quarto allenatore della serie (un record!), un altro ex laxiale (e, tra l'altro, tutto meno che un vincente...); oppure nella matematica o, addirittura nelle disgrazie altrui; e questo  - mi si consenta -  in maniera del tutto antisportiva.
Oddio, a questo mondo tutto è possibile...
Ma, assai realisticamente, preferisco lasciare queste sterili masturbazioni mentali ai pochi "cortigiani" e "sciarpettari ancora rimasti sulla breccia...
Dobbiamo, invece, essere amaramente obiettivi: questa squadra merita pienamente l'ultimo posto in classifica.
Questa società merita di retrocedere nell' inferno della Lega Pro !
Ma, sicuramente, non lo meritano i tifosi rossoverdi; non lo merita la città di Terni, non lo meritano i Ternani.
Non lo meritano i 1.500 eroi che ancora vanno allo stadio (e saranno sempre di meno); ma, soprattutto, non lo meritano gli oltre 10.000 tifosi che da tempo hanno abbandonato al suo destino la squadra del cuore.
Ed è per questo che dalla stragrande maggioranza di questa tifoseria immensa, da quella curva incandescente un tempo onore e vanto di Terni in tutt' Italia, da tutta questa città perdutamente innamorata dei propri colori, dei quali è stata depredata in maniera così triste, parte un solo, accorato grido:

RIDATECI LA TERNANA !
E PER FAVORE : VIA TUTTI !!!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 marzo 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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