Dalla prima lettera di Simone ai Ternani: "Fratelli, sono il vertice della piramide, le responsabilità sono sempre le mie, prima degli altri. Però questa partita dobbiamo giocarla lealmente!...La stagione sta andando di merda! Dobbiamo lottare! Punto!...Siete arrabbiati? Ne avete tutte le ragioni! Sono arrabbiatissimo anche io!...E comunque, sempre e senza riserve, nei 90 minuti incitate la squadra, statele vicini, aiutatela a portare a casa il risultato." Questi alcuni dei brani più suggestivi del comunicato ufficiale di Simone Longarini rivolto alla Curva Nord in risposta a quello, pesantissimo, diffuso dallo stesso gruppo organizzato nel quale si annuncia senza mezzi termini lo sciopero del tifo e la diserzione dallo stadio in occasione della prossima partita casalinga. Questo messaggio di S.L. in parte sarebbe anche condivisibile, soprattutto quando fa riferimento (indiretto) alla spaccatura, in essere in questo momento nella tifoseria Ternana, tra coloro che vogliono essere presenti in ogni caso sabato prossimo allo stadio Liberati nella fondamentale partita contro il Latina e quelli che, al contrario, non intendono entrare per protestare contro squadra e, soprattutto,contro la società. Purtroppo, però, il "Leader Maximo" della Ternana Calcio non perde l'occasione per ricordare a tifosi e città che è lui che comanda e, quindi, tutto il resto è noia... Lungi dal riconoscere le proprie pesantissime responsabilità in ordine alla disastrosa situazione nella quale versa attualmente la Ternana, S.L. la butta pure sul personale, nel momento in cui scrive: "... sia io che voi sappiamo che molti di motivi della vostra acrimonia nei miei confronti hanno molto poco a vedere col calcio giocato e molto a che vedere con discorsi di leadership." No, caro Presidente, non è così, ovvero, è così solo in parte. I ternani non Le rimproverano solo i famosi 14 anni di totale distacco dalla comunità ternana della società gestita dalla sua atorevole famiglia. Oggi come oggi i tifosi rossoverdi Le contestano il fatto di essere felicemente al comando di una nave proiettata verso un naufragio quasi annunciato; a partire dalla ennesima campagna acquisti improvvisata all'ultimo momento la scorsa estate; per poi passare alla farsa dell'esonero di Panucci, reo soltanto di aver capito perfettamente come sarebbero andate le cose; per proseguire con l'ingaggio di un allenatore assolutamente inadeguato per la categoria, con la boutade del prolungamento del suo contratto contestuale alla stesura (verosimile) di una lettera di dimissioni (poi utilizzata); per arrivare infine a questa dispendiosa ed anacronistica campagna acquisti invernale, fatta di giocatori desiderosi probabilmente solo un ingaggio sicuro e di un minimo di visibilità. Un discorso a parte merita Carmine Gautieri, di sicuro l'ultimo allenatore che si sarebbe dovuto prendere in considerazione dato il suo fin troppo rigido credo tattico, assolutamente incompatibile con le caratteristiche dei suoi giocatori . Ed eccoci qua, dunque, con un piede e tre quarti nella fossa, a sperare in un recupero che rappresenta un'autentica "Mission Impossible"... Certo, va dato atto al Presidente che lo sforzo economico per cercare di rimettere a posto i cocci del vaso fracassato non è stato di poco conto. Ma, in realtà, a suo tempo sarebbero bastati solo un minimo di organizzazione, di lungimiranza, di buon senso e di capacità in più per evitare tale sfacelo. E i tifosi intanto si spaccano... Questo sarebbe senza dubbio l'unico evento assolutamente da evitare; ma purtroppo la realtà dei fatti è diversa. Da una parte, coloro che, afflitti da una sempre più latente delusione e disaffezione, hanno deciso di abbandonare definitivamente la squadra del cuore al proprio destino; per lo meno fino a quando non cesserà la monarchia assoluta di questa società. Dall' altra, invece, quelli che "comunque i colori rossoverdi vanno sempre sostenuti", nella buona e, soprattutto, nella cattiva sorte. Difficile schierarsi, stabilire chi ha torto e chi ha ragione. Certo è che, personalmente, mi viene il sospetto che S.L. abbia approfonditamente letto "Il Principe" di Niccolò Machiavelli, specie il punto dove l'autore richiama il famoso concetto del "divide et impera"... Come spiegare diversamente certe posizioni quasi "totalitarie" ed "oltranziste" assunte da qualche pur rispettabile "fazione" della tifoseria ternana nei confronti di chi osa contraddire? In ogni caso, con le spaccature non si va proprio avanti! E allora, nel pieno risposto delle Libertà ancora garantite dalla nostra Costituzione, che ognuno si regoli come gli pare, rispettando però l'altrui opinione e le altrui decisioni. Evitando possibilmente di entrare in conflitto ! A questo punto resta soltanto da auspicare che le parole pronunciate da Simone Aresti alla fine della disastrosa partita di Bari ("il nostro campionato inizia sabato prossimo con il Latina") abbiano un seguito concreto nelle gambe e, soprattutto, nella testa dei giocatori. Di modo che il triste ritornello della recente canzone sanremese di Michele Zarrillo ("...tu sei PASSIONE E TORMENTO"... ) da cui ho tratto il titolo di questo editoriale, possa invece trasformarsi nell'altro ritornello, quello speranzoso e vincente di Francesco Gabbani: "AAA... cercasi... Storie dal gran finale sperasi..."! Senza dimenticare però che "...comunque vada...panta rei..." (Tutto scorre. Tutto passa - Eraclito. Molto, molto suggestivo quest' ultimo inciso...). E, per una volta, tanto per restare in tema e per sdrammatizzare, nonché per invitare tutti alla "pax tifosorum", lasciatemi griffare questo pezzo a modo mio, con uno pseudonimo...

F.to : "Minciarelli' s karma" !

NAMASTÈ ! OMMMM...  

Sezione: Editoriale / Data: Gio 23 febbraio 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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