Quattro pareggi e una sconfitta nelle ultime cinque giornate non sono un gran che. Utili a muovere la classifica ma non certo a migliorarla visto che, tra l’altro, tre pareggi sono arrivati in altrettanti confronti casalinghi (Carpi, Ascoli e Novara). D’accordo, la Ternana avrebbe anche meritato di più ma quel che conta, purtroppo, è il responso finale del campo. Le recriminazioni non servono. Le analisi si, specie se fatte con freddezza.

La Ternana uscita da questa serie di gare è una squadra migliorata, più equilibrata, magari spettacolare a tratti, meno affascinante di quella che segnava tanto e subiva altrettanto, però una squadra che sembra poter crescere ancora. Nell’attenzione ma soprattutto nella lucidità. Nel sapere leggere al meglio le partite e interpretarne adeguatamente le varie fasi. Più ancora nel fare le scelte giuste nel momento giusto. Un esempio? La prestazione di Carretta contro il Novara. Positiva senza alcun dubbio. Ma poteva essere di gran lunga migliore se l’attaccante non avesse scelto di andare sul destro quando ha avuto la palla buona sul sinistro nel secondo tempo, o quando ha optato per il dribbling piuttosto che per il passaggio smarcante e via dicendo. Se si considera anche quel pizzico di jella (conclusioni deviate fortuitamente dagli avversari) che non l’ha mai mollato si può affermare che la prestazione di Carretta ha avuto l’opportunità di diventare determinante per la vittoria. E’ stato invece utilissimo per il pareggio. L’esempio vale ovviamente per un po’ tutta la squadra alla quale adesso si chiede di migliorare nelle scelte, nelle giocate, nella qualità complessiva perché soltanto con l’aggiunta di tutto questo alle doti già mostrate (coraggio, abnegazione, volontà e buoni schemi) potrà ambire con buone possibilità di riuscita ad una salvezza tranquilla.

Il nocciolo della questione diventa quindi un altro. Che margini di miglioramento ha questo gruppo? Non è forse lecito pensare che un intervento della società sul prossimo mercato invernale potrebbe diventare decisivo per il futuro della squadra, per far si che i progetti societari abbiano un riscontro tangibile? La sensazione è che la squadra abbia ancora margini di crescita ma forse non tali da garantirle la possibilità di lottare alla pari con il resto del gruppo per guadagnarsi la salvezza. Ha dei deficit che dovranno essere colmati anche perché da gennaio sarà un altro campionato. Tutti cercheranno di migliorarsi, non tutti ci riusciranno ma non provarci sarebbe davvero troppo pericoloso.

La società sta lavorando benissimo ai margini della squadra, nei rapporti con le istituzioni calcistiche, con quelle locali, nel tentativo di migliorarsi in ogni sua espressione. Ma tutto ruota intorno ai risultati del campo. E per ottenerli occorre avere un organico adeguato, con la qualità indispensabile. Quella che oggi un po’ manca alla Ternana.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 novembre 2017 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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