"O Roma o morte!". Così esclamò Giuseppe Garibaldi il 19 luglio del 1862 in occasione del raduno delle Camice Rosse tenutesi a Marsala, annunciandone la partenza dalla Sicilia alla conquista di Roma per liberarla dal potere temporale del Papa.
Orbene, senza con questo voler mischiare il sacro (molto "laico" in verità...) con il profano e senza voler scomodare più di tanto l'Eroe dei Due Mondi, alla vigilia dell' "epico" scontro di sabato prossimo al Cino e Lillo Del Duca di Ascoli, mi viene comunque da proferire ai nostri ragazzi più o meno lo stesso incitamento, visto che la Ternana si trova praticamente allo stesso angusto bivio...
In effetti, è facile immaginare che solo una vittoria contro l'Ascoli Picchio di Serse Cosmi potrebbe mantenere in vita, anzi alimentare in maniera esponenziale le speranze di salvezza più o meno diretta della squadra di Gigi De Canio.
Vero è che anche in dannato caso di esito diverso della partita rimarrebbero ancora a disposizione 33 punti per puntare ad una salvezza in extremis; ma è anche fuori di ogni tipo di discussione che l'impresa, già di per sé titanica, diventerebbe rapportabile alla scalata dell'Everest senza l'ausilio delle bombole di ossigeno.
Ascoli-Ternana è più di un semplice incontro di calcio: è quasi un derby!
E non c'è dubbio che per la tifoseria ternana si tratti della partita più importante subito dopo quella contro il Perugia.
A parte le opposte colorazioni politiche delle rispettive curve, tra tifosi ternani ed ascolani si è sempre trattato di una partita nella partita.
I ricordi dei più anziani corrono inevitabilmente verso le accese battaglie (sportive e non...) disputatesi contro i marchigiani a partire dalla preistoria, mentre i più giovani (e non) tengono ancora serbate gelosamente nel cuore le indimenticabili emozioni dell'incontro vittorioso che sancì la straordinaria salvezza della squadra di Fabio Liverani lo scorso mese di maggio 2017.
Siamo dunque alla svolta?
Senza con questo voler caricare di eccessivi significati quello che rimane in ogni caso un semplice evento sportivo, mi sembra comunque opportuno evidenziare l' enorme valenza di un' eventuale, auspicabile vittoria in terra marchigiana.
In effetti si tratterebbe non solo di dare corposo seguito ai progressi palesati dalla Ternana dopo l'avvento al timone di Gigi De Canio, ma anche di continuare in modo deciso la marcia di avvicinamento verso quella sestultima posizione della classifica che rappresenta al momento il miglior obiettivo possibile da perseguire.
Senza contare l'eccezionale iniezione di fiducia e di autostima che i ragazzi (ed anche l'ambiente) ne ricaverebbero.
Del resto la Ternana vista all'opera contro la Cremonese e lo Spezia (due formazioni tutt'altro che di secondo piano) ha dimostrato di potersela giocare tranquillamente con tutti.
Figuriamoci dunque contro una squadra non certo all' altezza delle sopra citate formazioni e soprattutto dilaniata da tensioni interne ed esterne che non possono non condizionarne il rendimento.
E questo al di là dell'ambiente sicuramente ostile che le "truppe" rossoverdi si troveranno a fronteggiare sia sul campo, che sugli spalti.
Peccato che l'esodo dei "mille" (tanto per restare in tema con il titolo...) questa volta non avverrà, complice la decisione di riservare la possibilità di accedere allo stadio di Ascoli solo ai possessori della fidelity card.
E questo forse anche in conseguenza di qualche recente deprecabile avvenimento più compatibile con la cronaca nera, che non con quella sportiva.
Ma resta il fatto che i supporters rossoverdi, pochi o tanti che siano, se la giocheranno alla grande contro la tifoseria avversaria, con il massimo calore e sempre con la civiltà e la sportività che contraddistingue da sempre le genti ternane.
Ma il "grosso" del lavoro dovranno farlo i giocatori sul campo!
Per cui, dateci dentro ragazzi!
E che il ritorno a Terni sia trionfale come quello del 18 maggio 2017!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 15 marzo 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
vedi letture
Print