...Anche perché i drammi nella vita sono ben altri!

Resta però il fatto che la sconfitta rimediata dalla Ternana al San Nicola ha generato nella tifoseria più di un malcontento, oltre ad una strana forma di rassegnazione: come se l' esito infausto della trasferta di Bari fosse già stato già messo in preventivo come un evento quasi ineluttabile.

Vero è che le Fere contro i "galletti" hanno quasi sempre beccato e basta (l' ultima vittoria risale ai tempi di Frick); ma di qui a dipingere il risultato a favore dei padroni di casa già scontato in partenza ce ne passa.

Perché poi, se andiamo a ben guardare, le Fere perlomeno per un tempo la partita se la sono giocata alla pari.

Anzi, se c'è stata una squadra che in quel frangente ha provato a giocare al calcio quella è stata la Ternana, al contrario del Bari i cui giocatori si sono distinti soltanto per la grande gagliardia e per l'eccessiva animosità, ma per ben poco hanno mostrato sotto il profilo tecnico.

Poi pero è successo che per buona parte del secondo tempo i rossoverdi siano rimasti negli spogliatoi... E troppo tardivo è risultato il confuso assalto finale alla porta dei baresi, i quali alla fine hanno meritatamente vinto la partita.

E questo senza nemmeno i paventati aiuti arbitrali, a parte la mancata espulsione di Hamlili nel primo tempo per lo sfacciato fallo di reazione su Paghera; guarda caso quel giocatore che poi ha aperto le marcature in favore del Bari...

Ma un errore, sia pure di non poco conto, nel contesto di una partita comunque ben diretta dal sig. Meraviglia ci può stare.

Il fatto è che la metamorfosi in negativo della Ternana nel secondo tempo resta quantomeno inspiegabile e bene farà (o ha già fatto) Fabio Gallo ad approfondire opportunamente la questione e a studiare le opportune contromisure per evitare che in futuro si ripetano simili impasse.

Ma ritenere che la sconfitta di Bari rappresenti un brutto risveglio da un bel sogno, con conseguente ridimensionamento delle ambizioni delle Fere mi sembra sinceramente esagerato.

Certo è che tutti ci siamo riempiti la bocca dicendo "non è la Ternana che deve vincere il campionato"; ma in fondo al cuore la speranza era (ed è tuttora) di segno opposto: perché negarlo?

Come potrebbe essere diversamente visto il brillante inizio di campionato dei "nostri"?

E pertanto la delusione dopo il post-Bari si è fatta sentire anche con toni sin troppo esasperati.

Ma ora si tratta metterci una pietra sopra e di puntare dritti alla prossima partita con rinnovata forza, energia e, soprattutto, con convinzione nei propri indiscutibili mezzi.

Perché, dopo quasi un quarto di campionato, una cosa la possiamo cominciare a pensare con una certa sicurezza: la Ternana fa parte di quel ristretto gruppo di squadre (5 o 6) che potrebbero lottare fino alla fine non soltanto per i play-off.

Ed non mi sembra il caso di andare oltre.

Motivo per cui, barra a dritta e pronti ad affrontare il Bisceglie di Sandro Pochesci.

Il quale ex allenatore rossoverde (invero tuttora rimpianto da qualche "nostalgico" nostrano) certo non si lascerà sfuggire l'occasione per prendersi una bella vendetta sportiva nei confronti di chi a suo tempo lo ha giubilato e, soprattutto, nei confronti dei suoi tanti denigratori ternani.

Ma per la Ternana è troppo importante ottenere un risultato positivo nella seconda trasferta consecutiva in Puglia per preoccuparsi delle ambizioni di rivincita di "Sandrone".

Primo per riscattare immediatamente la magra di Bari e secondo perché, visti i confronti diretti in programma per domenica prossima lassù in alto, un' eventuale ed auspicabile vittoria a Bisceglie potrebbe significare il ritorno sulla prima poltrona della classifica.

Impresa questa tutt'altro che facile in partenza, per carità.

Ma visto e considerato il fin troppo spavaldo e "garibaldino" modo di giocare delle squadre allenate da Pochesci e la presumibile overdose di pressione che il tecnico ex Fondi trasmetterà ai suoi, basterà la giusta dose di calma, di raziocinio e di concentrazione per far sì che il superiore tasso tecnico dei rossoverdi faccia pendere alla fine la bilancia dalle parti di Terni.

Quindi, calma e gesso!

Questa Ternana può riprendere tranquillamente il suo cammino, senza fare troppi drammi per quello che ci si augura sia stato soltanto un incidente di percorso.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 17 ottobre 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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