Fazio in entrata Sernicola in uscita. Due le operazioni di mercato perfezionate fin qui dalla Ternana. Che forse sono state anche sottovalutate. Lito Fazio arrivato a parametro zero è una scelta preziosa perché riporta in casa un rossoverde “bandiera”, quindi fuori dalla conta dei 14 over. Un professionista impeccabile che ha scelto Terni per l’attaccamento mostrato in passato alla maglia, perché si sente ormai ternano d’adozione specie dopo il recente matrimonio con una Ternana. Una scelta oculata perché consegna a De Canio un elemento eclettico che sa giocare sia da centrale che da esterno di difesa. Uno che ha scelto Terni nonostante avesse altre opzioni come quelle che gli sono state negate dalla scelta del Trapani nella passata stagione e a gennaio (Cremonese e ancora Ternana) tanto per fare qualche esempio.

Leonardo Sernicola ceduto al Sassuolo per qualcosa in più di 200mila euro è una operazione che merita qualche approfondimento. La Ternana avrebbe voluto trattenere il giocatore ma nella passata stagione chi gestiva l’area tecnica non ha pensato di prolungare il contratto al calciatore al momento di cederlo in prestito al Matera. Così dal prossimo gennaio Sernicola avrebbe potuto firmare per qualche altra società e liberarsi a giugno senza far incassare un euro alla Ternana che, invece, così facendo ha confezionato anche una discreta plusvalenza con un elemento che voleva la serie B e non aveva perdonato alla Ternana un trattamento non proprio ideale. Peccato. Ma di più era difficile immaginare di poter fare. E siccome Valjent con una consolidata esperienza in B era stato ceduto per 250 mila euro l’operazione Sernicola assume una valenza ancora maggiore.

Detto di ciò che è stato fatto è giusto proporre qualche altra riflessione. Questo è un mercato in cui non si può avere fretta anzitutto perché c’è in ballo ancora la possibilità di tornare in B per la porta di servizio. Anzi, se il calcio italiano e in particolare la Lega di serie B fossero gestiti in modo equo la Ternana in B ci doveva già essere con le società indebitate (Cesena e Bari) oltre al Foggia, già in altra categoria. Basta una piccolissima considerazione: il Comune di Terni è stato commissariato per un debito di 14,5 milioni. Il Cesena ha messo insieme un buco di 50 milioni cresciuto negli anni e ancora si stanno impegnando per trovare il modo di farlo colmare (operazione ad altissimo rischio) con una rateizzazione chissà quanto lunga nel tempo. Per cui costruire oggi una squadra per la serie C potrebbe rivelarsi un autogol. Calma quindi perché il mercato ufficialmente inizia a luglio e la Ternana nel frattempo deve far conto con 21 elementi sotto contratto. Compresi Montalto e Carretta che, in assenza di offerte adeguate, la società non ha intenzione di cedere. Perché è vero che è difficile trattenere un giocatore scontento ma è altrettanto vero che le società non possono essere costantemente ostaggio dei giocatori. Quindi c’è da sperare che le ambizioni e la forza della Ternana possano dirimere al meglio questioni sicuramente intricate. Anche perché, altro elemento da non trascurare, c’è da fare una scelta estremamente oculata non solo sugli over ma anche sugli under, compresi quelli in prestito, che potrebbero risultare determinanti nel corso della stagione.

Insomma, oggi non è il caso di farsi prendere dalla fretta perché ogni scelta dovrà essere valutata a fondo. Troppi gli errori commessi l’anno scorso: quest’anno dovrà essere tutt’altra musica. E per come si stanno muovendo i manager rossoverdi sembra proprio che lo spartito sia cambiato radicalmente.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 17 giugno 2018 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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