Si chiude senza il botto finale il mercato della Ternana, ma non ce n’era bisogno. Soprattutto se la categoria dovesse rimanere la serie C. L’unica pecca - ma non dipende dalla volontà della Ternana - è quella di avere un fuorirosa (Albadoro, che ha avuto offerte che non lo hanno soddisfatto professionalmente e che ora si troverà costretto ad allenarsi e basta) nel contesto di una squadra che è cambiata totalmente rispetto alla passata stagione.

22 giocatori nuovi, 2 sole le conferme rispetto alla passata stagione (Defendi e Gasparetto), qualche ragazzo (come Mazzarani e Nesta) promosso. Una rosa ampia, che permette a De Canio di poter lavorare con serenità non soltanto dal punto di vista tecnico, ma a quanto risulta in queste prima giornate di allenamento tutti insieme, anche dal punto di vista della disponibilità.

La Ternana, intesa come società, ha cercato di fare il massimo per consegnare a De Canio una squadra in grado di poter essere protagonista nel campionato di SerieC. Attenzione: l’obiettivo della Ternana è quello di tornare subito in serie B, ma vincere non è mai facile né tantomeno scontato. La squadra - come detto - è completamente nuova, sotto ogni aspetto. È come se fosse l’anno zero. Le idee sono chiare e gli sforzi profusi sono altrettanto importanti. Ora spetta all’allenatore, ma soprattutto ai giocatori dimostrare sul campo che quello che si dice di loro corrisponde a verità. Anche perché (poi scopriremo in che girone sarà la Ternana) ci sono anche altre squadre che puntano alla promozione.

Il mercato della Ternana non è stato facile: si è dovuto lavorare su due binari, tenendo conto anche del possibile ripescaggio. E a conti fatti, con 4 over in più, qualora il 7 dovesse essere deciso che i rossoverdi potranno giocare in B, la squadra potrebbe assumere anche una fisionomia diversa. Con 4 giocatori esperti di un certo tipo questa squadra può cambiare ancora il proprio volto. Fermo restando che questi giocatori, scelti con cura, possono già adesso pensare di essere protagonisti anche in B.

Per questo va lodato il lavoro dei dirigenti rossoverdi: sono riusciti in un difficile equilibrio. Per questo va dato atto a De Canio di aver saputo aspettare il momento giusto senza mettere fretta a nessuno. La responsabilità è certamente grande, come detto non si vince per spirito divino. Ma i presupposti per un campionato da protagonisti ci sono.

Tutti nuovi i portieri, con Iannarilli che sarà il numero uno dopo la straordinaria stagione a Viterbo. Terni dovrà essere la sua consacrazione. La difesa è da categoria superiore. Fazio, Diakité, Bergamelli (con Gasparetto) e Lopez sono tutti giocatori di serie B, senza considerare che le alternative “giovani” (su tutti Hristov e Giraudo) sono di grandissimo livello.

Il centrocampo è il reparto più variegato e dove De Canio avrà l’imbarazzo della scelta. Immaginiamo (senza troppa fatica) che il perno, praticamente inamovibile, sia Vives. Poi l’allenatore ha più opzioni: il dinamismo di Defendi, la forza di Altobelli, le geometrie di Salzano. Volendo anche Furlan, in grado di interpretare il ruolo di mezz’ala. Senza dimenticare anche qui i ragazzi di buonissime speranze accasati in rossoverde: Callegari, Pobega e Rivas. Tutti e tre hanno già dimostrato di essere pronti per il salto nei “grandi”.

In attacco c’è Vantaggiato, che già da solo basterebbe come garanzia di gol. A lui vanno aggiunti il già citato Furlan (che proprio a Terni in B ha fatto il suo record di reti), Nicastro (che dovrà “riscattarsi” per il gol di tacco nel derby), Frediani (che sa giocare da tutte e due le parti) e poi due ragazzi terribili: Bifulco (che lo scorso anno ha giocato 29 partite in B condite da 4 gol e due anni fa 20-3) e Butic che invece nella Primavera del Toro di gol ne ha fatti 30. 21 in campionato, 8 in coppa Italia (vinta grazie anche a un suo gol) e 1 al Viareggio.

Questi gli acquisti: poi ci sono state le cessioni. Anche queste più che importanti per permettere all’allenatore di lavorare nel miglior modo possibile. Che sono state tante quanto gli arrivi... la Ternana, rispetto allo scorso anno, migliora il valore iniziale della rosa: secondo transfermarkt la Ternana vale ora 8,48 milioni di euro, con valori che potenzialmente possono crescere (anche se non in tutti casi rappresenteranno un valore diretto per la squadra rossoverde).

Di sicuro rispetto alla passata stagione è aumentata l’esperienza: la critica più severa la passata stagione l’avevamo mossa proprio sotto questo aspetto. 

Quest’anno la musica è cambiata. L’allenatore è una sorta di icona nel mondo del calcio, la maggior parte dei giocatori ha molte presenze in B, almeno pari però a quelle in C. Perché la categoria, eventualmente, bisogna conoscerla.

La società si è strutturata (e continuerà a farlo) per affrontare al meglio la stagione. Il lavoro di Ranucci, De Canio e Pagni ha portato la costruzione di una squadra completamente diversa da quella della passata stagione. 

Il patron Bandecchi ha mantenuto la prima parola e non ha badato a spese. Ha fatto quello che doveva.

Il tutto mentre si combatteva, e ancora non è finita, una battaglia legale per far valere i propri diritti in termini di ripescaggio.

Ma questa Ternana è pronta comunque. E non potrebbe essere altrimenti. Ora la parola passa al campo, la pressione si farà sentire: ma le spalle sono larghe.

 

PS in questi ultimi giorni si è parlato anche di possibili arrivi tra gli svincolati a mercato finito (visto che ci sono molti giocatori anche importanti che ancora non hanno squadra). Non arriveranno, salvo clamorose sorprese. Il gruppo è formato e la prima indicazione che ha dato De Canio è quella di spendere i soldi sì, ma non in maniera sconsiderata. La ciliegina sulla torta, al momento, non serve. Se dovesse cambiare qualcosa il 7 settembre, la Ternana però si farà trovare pronta, anche sul mercato.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 31 agosto 2018 alle 23:13
Autore: Redazione TernanaNews
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